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Gallery e Audio – Concluse le operazioni di nomina dei precari. Il 50% resta a casa

I primi convocati nell'aula magna dell'istituto Galilei di Latina


LATINA – Alle battute finali l’assegnazione delle cattedre a tempo determinato agli insegnanti precari della provincia di Latina. Si chiude il capitolo più amaro di quest’avvvio di anno scolastico. All’istituto tecnico Galilei, scuola polo delle convocazioni per la stagione 2010-2011, sono state quattro giornate di lavoro intenso, dodici ore di attività “no stop”, dalle 9.00 alle 21-21.30. Si chiudono oggi le operazioni con le ultime nomine del personale Ata – collaboratori, amministrativi e tecnici di laboratorio – della scuola primaria, ad esclusione del sostegno, e della secondaria di primo e secondo grado. La coordinatrice provinciale della Gilda Insegnanti di Latina fa il punto: «Il taglio sull’organico è notevole, in tutti i gradi di scuola: sulla primaria mancano cattedre intere, nella maggioranza sono spezzoni orari; le superiori, alcune classi di concorso in particolare, accusano la contrazione perché penalizzate dalla riforma che riduce il numero complessivo di ore di lezione; oltre 100 posti in meno per i collaboratori, con situazioni limite che vedono un bidello dover vigilare anche su due diverse strutture».

ASCOLTA IL PRIMO BILANCIO DALLA VOCE DI PATRIZIA GIOVANNINI:

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Intanto uno sciopero alternato di un’ora nelle scuole, con stop ogni quindici giorni a partire da ottobre e per tutto l’anno, è stato annunciato dalla Cgil scuola Roma e Lazio: l’iniziativa prevede per metà ottobre una verifica con studenti, genitori e insegnanti del territorio per valutare insieme le prossime mosse.

RIPERCORRI LA QUATTRO GIORNI DI CONVOCAZIONI

LA GIORNATA DI MARTEDI’ –  Il primo scaglione di convocati si è radunato a partire dalle 9, presso l’Itis Galileo Galilei: circa 400 docenti precari in attesa di capire se e dove insegneranno quest’anno, riuniti tutti nell’aula magna della scuola superiore. A coordinare le operazioni il dirigente scolastico del Galilei Laura Pazienti con il supporto della direttrice amministrativa dell’Usp di Latina Anna Carbonara. Aria tesa, volti provati, rabbia e sconcerto perché gli esclusi rischiano di diventare un vero e proprio esercito. I primi ad essere convocati sono stati gli insegnanti di sostegno della scuola secondaria superiore, falcidiati anche loro dai tagli. Le aree tecnica e psicomotoria quelle più penalizzate, con la seconda che conta appena due posti in tutta la provincia, una cattedra intera più uno spezzone. «Una situazione sconfortante a fronte anche dei 13 incarichi disponibili nella più piccola provincia di Frosinone» commenta amaro Antonio, docente di sostegno dell’area motoria. ASCOLTA:

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La scuola primaria, come annunciato nei giorni scorsi dalle sigle sindacali, rimane il grado più colpito, mentre aumenta il numero di allievi per classe tanto da raggiungere le 35 unità. «Solo spezzoni a orario e stipendio ridotto» dice Concetta. Docente precaria da sedici anni, per lei nessuna cattedra nell’anno scolastico di prossima apertura. ASCOLTA:

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Prima uscita pubblica questa mattina per il Comitato Precari Indipendenti di Latina, movimento di protesta libero da bandiere sindacali e in mobilitazione contro i tagli economici e occupazionali inferti alla scuola. «Per una piattaforma di lotta seria – annuncia Romolo Calcagno del neonato comitato – intervenendo là dove i sindacati della scuola hanno fallito». ASCOLTA:

audioRomolo Calcagno]

I docenti precari nella seconda giornata di convocazioni

LA GIORNATA DI MERCOLEDI’ – Continuano anche mercoledì  le operazioni di nomina per l’assegnazione delle cattedre a tempo determinato ai docenti precari della provincia di Latina avviate ieri nel caos. All’istituto Galilei, individuato quest’anno come scuola-polo, i momenti di maggiore tensione si sono registrati fra il personale Ata, collaboratori scolastici e assistenti tecnici e amministrativi, che hanno organizzato un sit in davanti alla sede della scuola impedendo l’avvio dei lavori. Alla fine sono arrivati i Carabinieri a riportare la calma. Fra il personale scolastico si è proceduto alle nomine dei docenti di sostegno per le scuole medie e superiori. Le operazioni continueranno fino al 10 settembre. Attualmente in provincia sono circa 3.000 i precari in graduatoria, ma a fronte di una disponibilità di posti drasticamente ridotta rispetto agli anni passati ne sono stati convocati 1500. Ma solo un terzo riuscirà ad avere un posto. I disagi maggiori si registrano nella scuola primaria, dove si contano già quasi 70 docenti di ruolo che hanno perso la propria sede e dovranno essere ricollocati. Riuniti oggi nell’aula magna dell’istituto tecnico Galilei, come da calendario, i docenti precari della scuola media e superiore, area scientifica. Nella stanza adiacente proseguono invece le nomine sulla primaria e sull’infanzia. L’agitazione tra gli aspiranti è palpabile: «I tagli – dicono dalla Uil scuola di Latina – riguarderanno circa il 50% dell’organico delle scuole secondarie di secondo grado».

I commenti a caldo dei protagonisti: Dolores, 39 anni, precaria da sei e Raffaele, 40enne, otto gli anni di precariato alle spalle, entrambi docenti di matematica e fisica. ASCOLTA:

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Situazione altrettanto critica per il personale Ata. 430 gli incarichi disponibili, contro i 550 dello scorso anno: oltre 100 posti in meno per collaboratori e ausiliari della scuola, su un totale di 106 strutture in provincia. «Abbiamo casi con un solo bidello ogni due piani – denuncia il segretario provinciale della Cisl Tommasina Fantozzi – e difficoltà oggettive ad aprire nuovi plessi per mancanza di personale addetto alla vigilanza. Il tutto a scapito della sicurezza di edifici e alunni».

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