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LATINA – E’ certo: si fara’ un film da Canale Mussolini, il libro di Antonio Pennacchi che ha vinto il Premio Strega e che continua a mietere consensi. Ma la dichiarazione fatta ieri dal regista Eugenio Cappuccio, rilanciata dall’Ansa, non è nulla di più che l’espressione di un desiderio: “Mi piacerebbe girare Canale Mussolini del mio compaesano Antonio Pennacchi. Un capolavoro. Ci sono cresciuto nei canali, a dare la caccia a tritoni, ranocchi e gatti. Una storia bellissima, spero non abbiano già venduto i diritti agli americani, o ai cinesi”, ha detto Cappuccio (anche lui di Latina come Pennacchi) in occasione della presentazione del suo ultimo film “Se sei così ti dico di sì”.
E’ stato lo stesso scrittore a spiegare l’equivoco dopo aver saputo della notizia battuta dall’agenzia di informazione.
Ma sul fatto che dal libro sarà tratto un film non sembrano esserci grossi dubbi. Importanti produzioni se ne contendono i diritti e stavolta Pennacchi sembra determinato ad evitare la delusione ricevuta con il film di Luchetti “Mio fratello è figlio unico” tratto dal suo “Il fasciocomunista”. E’ nota a tutti la polemica forte con gli sceneggiatori: “Il film non è del tutto brutto – aveva dichiarato Pennacchi – , ma sicuramente è un travisamento del libro. Se il film è carino è solo perché gli attori sono stati bravi, ma gli autori, quelli hanno cercato di distruggerlo in tutti i modi”.
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