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Audio – Sostegno a scuola, via ai ricorsi. Più di trenta famiglie assistite dalla Gilda

LATINA – Partono i ricorsi al Tar contro la riduzione dell’orario di sostegno per i ragazzi disabili. Una coppia di Latina ha già ottenuto pronuncia favorevole e molte altre si sono rivolte al Tribunale amministrativo per il ripristino di un numero di ore di sostegno adeguato. Circa una trentina di famiglie e un’intera associazione, la onlus “Rete solidale” di Terracina, sono seguite e sostenute dalla Gilda Insegnanti di Latina, dallo scorso anno in prima linea nella battaglia giudiziaria per il diritto allo studio dei diversamente abili e la parità scolastica. In soli due anni gli studenti disabili in provincia sono aumentati di 300 unità, il numero dei posti autorizzati sul sostegno è invece rimasto invariato: 988 cattedre (escluse le 21 ottenute in deroga grazie ai ricorsi avanzati lo scorso anno) a fronte di 2600 ragazzi con handicap. «Un numero di incarichi insufficiente a soddisfare le richieste delle famiglie e stabilito senza tener conto dell’incremento di alunni certificati con disabilità che ha interessato la nostra provincia nell’ultimo biennio».

Patrizia Giovannini, coordinatrice provinciale della Gilda Insegnanti di Latina

A denunciare la lesione di un diritto costituzionalmente garantito quale è quello all’istruzione scolastica è la coordinatrice provinciale della Gilda Unams di Latina Patrizia Giovannini: «E’ necessario intervenire per ripristinare un rapporto alunni/docenti di sostegno corretto: di 1 a 2 nei casi di disabilità lieve e medio-lieve, di uno a uno per gli alunni certificati con handicap grave. Un rapporto medio che in provincia si attesta su un insegnante ogni tre allievi disabili, addirittura sull’uno a cinque in alcune scuole superiori. Non si può pensare di risparmiare e fare cassa ledendo il diritto all’inclusione e allo studio di questi ragazzi. Servono più ore, dunque più insegnanti di sostegno». I presupposti per ricorrere all’autorità giudiziaria ci sono tutti e la Federzione Gilda Unams del capoluogo, in linea con quanto operato lo scorso anno e con l’appoggio degli uffici legali nazionale e locale, si è resa disponibile ad assistere le famiglie per la salvaguardia di un diritto fondamentale e costituzionalmente riconosciuto.

ASCOLTA PATRIZIA GIOVANNINI:

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