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Argini in bici, ora si può

Semplificate le procedure

arginiLATINA – Ventidue associazioni pontine sono riuscite a vincere un’ardua battaglia intrapresa alcuni mesi fa per rendere fruibili alle biciclette e ai pedoni, gli argini dei canali di bonifica. Si tratta di chilometri e chilometri di piste ciclabili naturali in grado di cambiare la prospettiva degli appassionati delle dueruote.

“Ad un anno circa dalla sua costituzione – spiegano dal Comitato Argini  –  e dopo un intenso lavoro con le istituzioni siamo arrivati infatti ad una semplificazione delle procedure per poter percorrere gli argini dei canali del territorio dell’agro pontino. Si tratta di  un primo successo. Organizziamo per questo un momento di confronto con le istituzioni il 5 aprile 2014 dalle ore 16,00 alle ore 18,00 presso il Museo della Terra Pontina in piazza del Quadrato. Saranno presenti rappresentanti della Regione Lazio, Provincia, Consorzio di Bonifica e Comune di Latina. L’incontro è riservato agli addetti ai lavori e su invito, ma poi ne divulgheremo le conclusioni per rendere tutti partecipi di questa novità”.

Ma che cosa cambierà? “Fino a ieri la documentazione da presentare per effettuare manifestazioni giornaliere, prevedeva il versamento di un canone che andava da un minimo di 500 euro fino ad arrivare a svariate migliaia. Adesso invece non sarà più obbligatorio versare tale cifra. In virtù dell’abolizione del canone giornaliero, singoli o piccoli gruppi di persone che spontaneamente vanno a passeggiare lungo gli argini  potrebbero non essere più soggetti a multe o penalità.  La documentazione che mira a cautelare il sistema dei canali, argini e delle persone viene richiesta solo in caso di manifestazioni con un alto numero di partecipanti”.

Il lavoro è stato lungo, ma alla fine tecnici e dirigenti della Provincia, con il Comitato Argini, grazie anche alla collaborazione del Consorzio di Bonifica e dei consiglieri regionali Enrico Forte e Rosa Giancola, l’hanno spuntata :  l’iter procedurale è stato alleggerito, ma resta il problema creato dalla vigenza nientepopodimeno che del  Regio decreto del 1904, una normativa nazionale che pone una serie di divieti per la fruizione degli argini e dei canali. Questa sarà la seconda sfida.

Nell’incontro di sabato 5 aprile saranno presentati i traguardi raggiunti ed esposte idee e proposte per la realizzazione di un “tratto test” sul territorio pontino con l’obiettivo finale di elaborare un documento condiviso. ” Mettere insieme tante anime non è stato facile – spiegano dal Comitato Argini –  è probabilmente un’esperienza unica in provincia, ma
ogni associazione con intelligenza e spirito di collaborazione, superando i personalismi e i particolarismi, ha contribuito a fare in modo che gli obiettivi dati, ovvero il miglioramento della normativa per la fruizione degli argini del territorio pontino, possa avvenire con modalità meno restrittive”.
Vale la pena a questo punto di nominare una per una le associazioni che hanno perso parte al progetto:

A ruota libera;

• Anglat Latina;

• BorghInBici;

• Bici X Umanità;

• Canoisti Naturalisti;

• Cittadinanzattiva;

• Codacons Latina;

• Diaphorà Onlus;

• Fiume Cavata;

• Italia Nostra Latina;

• I Triangoli;

• Latina Ciclabile FIAB;

• Legambiente Latina;

• Panacea Latina;

• Ecomuseo dell’Agro Pontino

Nuova Mater Matuta;

• Pianura Blu – Pomos;

• Progetto Agro Pontino;

• Quartieri Connessi;

• Rinascita Civile;

• Salviamo il Paesaggio

Difendiamo i Territori;

• Sentieri Pontini;

• Tevere in Bici Onlus

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