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Chiusura del padiglione Block21 ad Auschwitz. Di Giorgi si appella ai Comuni

Il sindaco chiede di seguire l'esempio di Latina e fornire contributi

foto_AuschwitzLATINA – «Ho letto stamane con rammarico – afferma il Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi – l’articolo riportato sul quotidiano Il Tempo sul mancato finanziamento e la conseguente chiusura del padiglione Block21 dedicato all’Italia all’interno dell’ex campo di concentramento di Auschwitz.

È fondamentale che la richiesta di fondi da parte del museo di Auschwitz trovi una adeguata risposta con il reperimento dei fondi necessari da parte del governo centrale. È impensabile che un luogo di culto, di memoria, teatro di così efferate tragedie, venga messo all’ultimo piano dell’agenda nazionale.

Mi preme ricordare che il Comune di Latina, nonostante le ristrettezze economiche e i tagli a cui è sottoposto dal governo centrale, è riuscito un anno fa a finanziare una parte del sistema di videosorveglianza dell’ex campo di concentramento di Auschwitz ed è stata affissa una targa all’entrata del museo per ringraziare la città di Latina per questo intervento necessario, essendo stato il campo più volte oggetto di razzie fino al clamoroso furto della storica scritta presente all’ingresso dell’ex campo di sterminio.

Sono tre anni inoltre che organizziamo – in occasione delle celebrazioni per la liberazione del Campo di concentramento, il 27 gennaio 1945, data che è stata poi simbolicamente adottata come “Giornata della memoria” – visite guidate ad Auschwitz delle classi delle scuole medie del territorio, per far vivere ai nostri giovani non solo la memoria, ma il ricordo vivo di questa esperienza, affinché possano comprendere dal vivo cosa è accaduto in quei luoghi non appena 70 anni fa.

Il mio appello è affinché l’azione e l’interessamento del nostro Comune possa essere preso ad esempio anche dalle altre amministrazioni e dal Governo, per rendere indelebile nella memoria di ogni visitatore il ricordo di questo luogo, teatro di orrori e tragedie che mai più dovranno ripetersi».

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