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Niente domiciliari per il pirata che travolse Alessia. Fiorucci resta in carcere

Patrizio Palombo patteggia: due anni per il complice

Emanuele Fiorucci

Emanuele Fiorucci

LATINA – Niente domiciliari per il pirata della strada che travolse Alessia Calvani su via della Stazione. Lo ha deciso in queste ore il gip di Latina Nicola Iansiti  rispondendo alla richiesta presentata dal legale di Emanuele Fiorucci, l’uomo di Latina Scalo arrestato dalla Polizia Stradale ad ottobre,  a distanza di oltre un anno dall’investimento mortale. Fiorucci ha poi confessato di trovarsi quella notte alla guida della mercedes Classe A rubata che uccise la studentessa di 15 anni, ma di aver pensato nell’immediatezza di aver investito un cane.

L’indagato sarà processato il 10 luglio con l’accusa di omicidio colposo aggravato e omissione di soccorso.

PALOMBO – Ha patteggiato a due anni di reclusione Patrizio Palombo, il complice di Emanuele Fiorucci e ritenuto l’uomo che ha commissionato il furto della Classe A rubata poco prima. Oggi si è svolta l’udienza davanti al giudice Laura Matilde Campoli e l’uomo che attualmente si trova detenuto agli arresti domiciliari ha deciso di patteggiare. L’accusa per lui è quella di furto aggravato. Sarebbe stato proprio Palombo a proporre a Fiorucci l’affare da portare a termine per poi rivendere la vettura a 1300 euro. Alessia Calvani era stata uccisa la sera del 2 settembre del 2012 in via della stazione a Latina Scalo, era morto dopo alcuni giorni di agonia.
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