ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

Scandalo rifiuti nel Lazio, via al processo per Cerroni & co.

Diciassette cittadini di Montello e Bainsizza vogliono essere parte civile

Bruno Landi tra gli imputati nel processo

Bruno Landi tra gli imputati nel processo

LATINA – Al via oggi a Roma il processo per Manlio Cerroni, patron della discarica di Malagrotta, per i manager del suo gruppo e per i dirigenti regionali coinvolti nell’inchiesta sulla gestione nei rifiuti del Lazio tra cui anche il pontino Raniero De Filippis e Bruno Landi, ex amministratore delegato di Ecoambiente (la società che gestisce parte della discarica di Borgo Montello e che detiene il 51% delle quote della Latina Ambiente). Diciassette cittadini di Borgo Montello e di Bainsizza hanno chiesto di costituirsi parte civile nel processo (lo stesso ha fatto il comune di Anzio) che parte oggi a cinque mesi dagli arresti seguiti all’inchiesta della Procura di Roma. Spetterà ora ai giudici decidere sulle richieste.

IL CASO PIANO ROSSO – E intanto i riflettori si accendono su una questione più volte segnalata dai residenti di Piano Rosso, la zona al confine tra Latina e Cisterna dove su un terreno confiscato al clan Schiavone sono stati notati movimenti sospetti che farebbero pensare allo sversamento illegale di rifiuti. Un esposto arrivato in Procura ha fatto scattare un’inchiesta e nei mesi scorsi sono stati eseguiti prelievi da parte dell’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente, con lo scopo di verificare lo stato di salute delle acque e del suolo. Anche la coopertaiva Il Gabbiano, che gestisce il sito, chiede che sia fatta chiarezza una volta per tutte “anche per non vanificare i tanti sforzi fatti in questi anni per rendere produttivo il bene confiscato alla mafia”, spiegano. Su  terreno all’attenzione della Procura si produce il vino “Campo Libero” di Libera.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto