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Diminuiscono gli infortuni, i dati Anmil Latina

Effetto del minor lavoro e del maggior impiego delle macchine nei lavori più pericolosi

LATINA – “Se il bilancio 2013 registra un calo complessivo di circa il 7% degli infortuni è un effetto conseguenziale del minor lavoro e del maggior impiego delle macchine nelle lavorazioni più pericolose ma, a nostro giudizio – commenta i dati il Presidente Provinciale dell’Associazione che raccoglie oltre 400.000 vittime del lavoro, l’ANMIL, Elio Compagnucci – poteva esserci un risultato migliore se i circa 20 decreti attuativi che dal 2008 ancora attendono di essere emanati avessero reso pienamente efficaci il Testo Unico sulla Sicurezza e quei 5 milioni di investimenti in iniziative di prevenzione fossero stati utilizzati come previsto nello stesso decreto”.

“Non vogliamo uscire dal coro di quanti vedono il bicchiere mezzo pieno – spiega il Presidente Compagnucci – ma dietro i numeri ci sono persone e coloro che muoiono a seguito di una malattia professionale dopo aver attraversato decenni di sofferenza, meritano lo stesso rilievo nelle notizie sui dati statistici dal momento che quasi mai ricevono attenzione da parte della cronaca giornalistica. Dunque, di questi numeri dobbiamo vedere un totale in cui tutto venga compreso, mentre oggi al prezioso lavoro svolto dall’INAIL che vorremmo conoscere con maggior frequenza, mancano all’appello oltre 2 milioni di lavoratori assicurati in altro modo ma che per questo non rientrano nelle statistiche dell’Istituto”.

“Abbiamo oltre 30.000 volontari dell’ANMIL quotidianamente attivi su tutto il territorio di cui si parla raramente – aggiunge Compagnucci – e che il mondo dell’associazionismo rappresenti una forza determinante nell’economia sociale del paese fa parte di quelle buone notizie di cui si parla ancora meno ma su cui si reggono famiglie che combattono ogni giorno con problemi di ogni genere e che, avendo vissuto sulla propria pelle le drammatiche conseguenze della mancata sicurezza, sono le prime a volere che questi incidenti sempre evitabili non accadano più”.
“L’INAIL è un Istituto che merita di essere rafforzato e quanto di positivo emerge, anche sul fronte del supporto fornito alle aziende, degli aiuti in termini di consulenza e di incentivi alle imprese – conclude il Presidente dell’ANMIL – richiede che siano messi a disposizione gli avanzi di gestione dell’INAIL e altrettanto meritano le vittime del lavoro per i risarcimenti, le cure e il reinserimento sociale e lavorativo”.

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