LATINA- E’ stato inchiodato da un’impronta digitale, da quella traccia raccolta dalla polizia scientifica, gli agenti della Digos della Questura di Latina sono riusciti a risalire all’autore del danneggiamento nella chiesa di Stella Maris, al Lido di Latina. L’episodio era avvenuto nella notte tra il 31 luglio e il primo agosto e in un primo momento qualcuno aveva pensato ad una pista satanica, in realtà si è trattato di un tentativo di furto da parte di J.P., queste le sue iniziali, 18 anni, originario dell’ex Jugoslavia, già conosciuto negli archivi delle forze dell’ordine. E’ stata proprio l’impronta digitale a tradire l’autore del furto che è stato denunciato in stato di libertà. Già nel corso del primo intervento gli investigatori della Digos ritenevano poco attendibile l’ipotesi di un gesto riconducibile a sette sataniche rilevando in realtà tracce di un tentativo di furto poi terminato in un danneggiamento.
L’intervista al dirigente della Digos, Roberto Artusi