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Ambiente e salute

A Latina Scalo sarà riaperta l’isola ecologica

Lo ha comunicato il dirigente del servizio ambiente Francesco Passaretti

isola ecologicaLATINA SCALO – L’isola ecologica di Latina Scalo sarà riattivata e tornerà ad essere un punto di raccolta di rifiuti per i cittadini che per più di tre anni hanno conferito in maniera ordinata e controllata usufruendo di un servizio efficiente ed organizzato. L’ha comunicato oggi in commissione Sanità il dirigente del Servizio Ambiente Francesco Passaretti sottolineando che la riattivazione del sito, possibile grazie ai fondi regionali concessi dalla Provincia, non graverà sul Piano economico finanziario.

La riapertura va nella direzione indicata dal Partito democratico, i consiglieri Omar Sarubbo, Fabrizio Porcari e Nicoletta Zuliani avevano rilanciato il ripristino del servizio nella scorsa seduta della commissione. In quella stessa seduta la maggioranza in un primo momento aveva manifestato l’intenzione di lasciare temporaneamente chiusa la struttura sistemando la recinzione e installando un paio di telecamere di videosorveglianza, ma aveva fatto un passo indietro di fronte alla proposta del Pd dicendosi disponibile a valutarne i costi e la fattibilità. Oggi è arrivata la decisione di riaprire l’isola: il sito sarà sistemato e il personale necessario al suo funzionamento e alla sua manutenzione sarà garantito usando una parte dei 110mila euro (fondi regionali) messi a disposizione dalla Provincia per la raccolta differenziata.

«Grazie ai contributi regionali distribuiti dalla Provincia di Latina – affermano soddisfatti del risultato raggiunto Sarubbo, Porcari e Zuliani – l’isola tornerà a funzionare dopo la chiusura di qualche anno fa su decisione del Comune, che ha trasformato un servizio efficiente in una discarica a cielo aperto. Vigileremo sui tempi di riattivazione perché gli uffici si sono impegnati a terminare i lavori entro la primavera. Chiuderla in via definitiva sarebbe stato un errore, un errore che per fortuna abbiamo evitato a quest’amministrazione. Il costo della tutela dell’ambiente in alcuni casi è esiguo e quindi non potevamo esimerci dal sostenerlo. Agli uffici – aggiungono i tre democratici – abbiamo chiesto anche di riprendere il servizio Ecopunti inspiegabilmente abbandonato dall’assessorato all’ambiente».

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