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DIOCESI PONTINA E COMUNICAZIONE

Politica, giovani e coppie gay: il punto con il Vescovo Crociata

La sfida: trasmettere il senso autentico della fede senza ripetere i moduli del passato

Vescovo Mariano Crociata

LATINA – “Responsabilità” nei confronti della società, dei giovani e della famiglia, in un mondo che evolve accanto ai mezzi di informazione. E’ stata questa la parola ripetuta più volte da Monsignor Mariano Crociata verso gli operatori della comunicazione, nella ricorrenza liturgica di San Francesco di Sales patrono dei giornalisti. Un incontro, a un anno dalla nomina di mons. Crociata a Vescovo della Diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, che è servito a fare un primo bilancio delle attività svolte e delle problematiche affrontate. Un confronto diretto che ha toccato anche questioni importanti come i rapporti con le altre professioni religiose, le coppie omosessuali, la drammatica situazione di Roberto Berardi (imprenditore di Latina prigioniero in Guinea) fino all’amministrazione locale alla luce delle recenti inchieste sull’urbanistica.

“Una giornata – ha ribadito monsignor Crociata – per riflettere sulla responsabilità dei comunicatori, che può essere considerata una missione. In particolare sul messaggio che si trasmette oggi sulla “famiglia” e sull’importanza di mettere in circolo l’esperienza della vita”.

DIOCESI. “L’impressione in questo primo anno è stata positiva – ha detto Crociata – mi ha colpito la partecipazione di tanti fedeli vicini alla vita delle parrocchie. Quella che è emersa è una diocesi solida, sana e soprattutto unita. La stessa Curia è una struttura molto vissuta, solo nel 2014 ha contato  oltre 50mila presenze, segno della vitalità ecclesiale e sociale della Chiesa”.

CARITAS E CONSULTORIO FAMILIARE. L’attività della Caritas riveste nella nostra diocesi  un ruolo fondamentale soprattutto in un periodo di crisi, dove spesso il lavoro dei volontari colma lacune di tipo amministrativo e sociale, rispondendo ai bisogni primari di moltissime persone in difficoltà. La Caritas mette in movimento e accompagna diversi progetti, dalla mensa a casa Betania. “Ricordo quando ero sacerdote – afferma mons. Crociata – negli anni Novanta, spesso accadeva che i servizi sociali indirizzassero le persone in difficoltà alla Caritas parrocchiale, una struttura ecclesiale basata sul volontariato che andava in qualche modo a supplire la carenza di alcuni servizi”. Un fiore all’occhiello della diocesi è sicuramente il consultorio familiare, che da strumento di ascolto di persone in difficoltà oggi offre consulenze medico, pedagogiche e servizi di mediazione familiare con minori seguiti dall’autorità giudiziaria. “Oggi – prosegue mons. Crociata – oltre a un servizio socio assistenziale il consultorio offre anche un servizio per così dire ordinario con seminari, formazione, come ad esempio la preparazione al matrimonio. Tra le necessità dei credenti emerge anche un forte bisogno di formazione. Per questo tra i programmi da portare avanti nei prossimi anni c’è il tema dell’ascolto: ripartire dalle esigenze fondamentali del cristiano per una vita più umana”.

PROBLEMATICHE DA AFFRONTARE: GIOVANI E MENTALITA’. Un problema generale che si avverte sul territorio e il basso numero dei preti, ma – spiega il Vescovo – l’impegno dei laici insieme ai sacerdoti sopperisce alle carenze. Altra questione da affrontare è l’esigenza di un dialogo con i giovani, che richiede un impegno crescente, portato avanti anche grazie ad associazioni, Acr e gruppi Agesci. “Infine dobbiamo fare noi, sacerdoti – afferma il Vescovo – uno sforzo di comprensione per capire la cultura dominante, dobbiamo veicolare un senso autentico della fede e non ripetere solo i vecchi moduli del passato”.

COPPIE OMOSESSUALI. Sulla coppia omosessuale di Latina che ha scritto a Papa Francesco, per il riconoscimento del matrimonio tra gay, mons. Crociata ha fatto riferimento al Sinodo straordinario di ottobre scorso che ha affrontato la questione. “La prima cosa in assoluto che è emersa dal Sinodo è l’assoluto rispetto della sensibilità e delle scelte della persona, poi c’è la legislazione di uno Stato che è frutto di un processo democratico”.

POLITICA. Dopo le recenti inchieste sull’Urbanistica a Latina e circa “la buona amministrazione” mons. Crociata spiega “Ho incontrato persone ai vertici consapevoli dei problemi e con la volontà di affrontarli, ma spesso le loro azioni sono bloccate da un sistema gestionale che rinvia o rallenta la risposta a certe esigenze. Noi come Chiesa possiamo agire da stimolo, abbiamo soprattutto una responsabilità educativa. Il nostro compito è quello di far crescere il senso del bene comune. Perché al contrario il perseguimento di interessi privati porta a distruggere il bene comune”.

Ascolta mons. Mariano Crociata:

vescovo anna

IL CASO DI ROBERTO BERARDI. Infine il Vescovo ha espresso solidarietà nei confronti della drammatica situazione di Roberto Berardi, imprenditore pontino prigioniero nelle carceri della Guinea. Su un possibile intervento della Santa Sede, chiesto dalla famiglia di Berardi, mons. Crociata ha preso l’impegno di approfondire personalmente la vicenda, “è una situazione molto delicata, bisogna valutare quali iniziative intraprendere per aiutare il prigioniero”.

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