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I figli della ‘ndragheta nel libro “Bambini a metà” di Angela Iantosca

Angela Iantosca alla manifestazione per il giudice di Latina minacciato

Angela Iantosca alla manifestazione per il giudice di Latina minacciato

LATINA –  Libero, Aurora, Francesco sono figli della ‘ndrangheta e per questo bambini a metà. Bambini che invece di giocare vanno a trovare il padre nascosto in un bunker, in vece di sbucciarsi le ginocchia imparano a sparare. Che a 14 anni non corteggiano le amiche a scuola, ma vengono “battezzati” per diventare uomini d’onore. Su di loro si è appuntata l’attenzione di Angela Iantosca, giornalista pontina, che si è chiesta: “Se conoscessero un altro modo di crescere cosa accadrebbe? E che cosa è accaduto a chi ci ha provato?” E’ tutto nel libro “Bambini a metà – i figli della ‘ndrangheta( Perrone editore), primo saggio ad affrontare il tema.

Il lavoro di Iantosca (già autrice di Onora la madre – storie di ‘ndrangheta al femminile – Rubbettino), pesca le storie dal materiale messole a disposizione dal Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria e realizza una serie di incontri-interviste con Libero, figlio di una famiglia importante della Calabria (per un anno è stato inserito in un progetto a Messina con ‘Addiopizzo’, che lo ha portato a sconvolgere i suoi punti di riferimento e a sognare altro per il suo futuro); Aurora che, sottratta alla sua famiglia, ora vive al Nord con una famiglia che la ama; Francesco Rigitano, che ha conosciuto l’Istituto, il carcere e che a 20 anni ha aperto una comunità per minori nella Locride. Il libro racconta anche il lavoro di una serie di educatori e persone delle istituzioni che in Calabria si occupano quotidianamente di aiutare i ragazzi a trovare un’altra strada: la preside del Piria di Rosarno; Don Pino De Masi, che opera nella piana di Gioia Tauro, suor Carolina, ex braccio destro di Don Puglisi che oggi lavora a San Luca, Don Giacomo Panizza a Lamezia Terme e Don Luigi Ciotti.

La prefazione è firmata da Enzo Ciconte (scrittore, docente presso l’Università Roma Tre e l’Università de L’Aquila, già Consulente della Commissione Parlamentare antimafia).  Ma come vivono da giovani mafiosi? C’è chi è affascinato dal potere, chi cresce convinto che sia la violenza l’arma giusta; ma c’è anche chi rinnega la scia di sangue che il proprio nome si porta dietro. È difficile entrare nei loro pensieri, comprenderne le esigenze, intime necessità e desideri inespressi e, quindi, aiutarli.

L’AUTRICE – Angela Iantosca è nata a Latina nel 1978. Laureata in Scienze Umanistiche presso l’Università La Sapienza, vive a Roma. Dal 2003 è giornalista e collabora con diverse testate nazionali. Ha pubblicato »Onora la madre – storie di ‘ndrangheta al femminile« (RubBettino); il racconto »L’urlo del Leone«, nella raccolta »Siria. Scatti e Parole« (Miraggi Edizioni)

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