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la protesta per la scuola

La Regione annulla l’incontro con il comune di Bassiano

Il sindaco: "Se non ci ridanno la scuola ne apriremo una privata"

protesta bassianoBASSIANO  – L’assessore alla scuola della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio ha annullato l’incontro in programma oggi con una delegazione di Bassiano per discutere la spinosa questione della soppressione della scuola (elementare e media) del paese lepino. L’appuntamento è stato spostato al 10 febbraio, mentre la Provincia ha convocato un tavolo per il  3 febbraio (alle 15,30).i

Intanto il primo cittadino ribadisce che non resterà con le mani in mano e annuncia di valutare anche  l’adozione di scelte radicali: «Se si continua su questa linea – ha detto questa mattina Guidi, davanti ai cancelli della scuola – l’amministrazione comunale farà scelte politiche pesanti: andrà verso la creazione di una scuola privata. Questa decisione, probabilmente, accontenterà qualcuno, però significa anche il fallimento della scuola pubblica. Significa altresì che, per i nostri ragazzi, è venuto a mancare il diritto allo studio, quel diritto che la nostra Costituzione vuole garantire a tutti». Il sindaco nei prossimi giorni, dopo aver chiesto al Prefetto di Latina l’apertura dio un tavolo di “crisi scolastica”.

L’amministrazione guidata da Guidi è pronta a intraprendere azioni legali a propria tutela e a tutela degli alunni, incluso il ricorso al Tar per i disagi e i danni creati dalla decisione di sopprimere il proprio plesso scolastico (con incarico affidato all’avvocato Tommaso Conti). «La chiusura della scuola – ha scritto ieri il sindaco nella lettera di diffida – sarà intesa da questa amministrazione come interruzione di un pubblico servizio».

 Guidi è anche tornato a scrivere alle istituzioni.

LA LETTERA –

Lettera di un Sindaco, per le scuole di Bassiano

Egregio Presidente Renzi, Onorevole Giannini, esimio Sottosegretario Reggi, al Presidente della Regione Lazio on Zingaretti, al Presidente della Provincia di Latina chi vi scrive è un Sindaco, che fino ad oggi hanno vissuto con entusiasmo il proprio lavoro, di amministratore spendendosi giorno dopo giorno, ora dopo ora per i propri ragazzi, per i propri figli.

«Basta ai tagli senza senso sulla scuola di Bassiano. Siamo sempre stati collaborativi con l’autorità didattica. Essere collaborativi però non significa subire passivamente le scelte che giudichiamo dannose per i nostri ragazzi. Vogliamo difendere il diritto allo studio dei nostri figli». Ù

Il timore diffuso ieri tra i genitori è quello di un trasferimento dei loro figli dai locali della scuola elementare e media a quelli della scuola di un altro Comune. La scuola quest’anno vedrebbe accorpate le due classi in una unica pluriclasse di 18 alunni.

Senza una concreta analisi della situazione, e non solo delle scuole del Comune di Bassiano, ma vorremmo sapere se è stata fatta una verifica da parte della Regione sulla presenza di alunni in altri sedi scolastiche di Latina e delle altre province del Lazio. Il primo cittadino ieri ha preso carta e penna e ha scritto una lettera di diffida, indirizzata alla direzione scolastica, per non far chiudere la scuola di via dei Martiri ed evitare lo spostamento dei ragazzi nei locali della scuola di altro Comune.

«Il fatto di portare i ragazzi in altro Comune per noi è inaccettabile – ha detto questa mattina il primo cittadino bassianese –, si rischierebbe di vedere smantellate quelle strutture che negli anni abbiamo creato, come la biblioteca e la sala computer. Si verrebbero a sottrarre, inoltre, gli spazi necessari ai ragazzi per svolgere un’attività didattica degna di questo nome».

Gli immobili sono di proprietà comunale e sugli stessi vengono investiti ingenti soldi pubblici finalizzati sia al mantenimento degli stabili in condizioni ottimali e sia per l’acquisto di arredi e attrezzature. I locali delle scuole elementari poi vengono giudicati non idonei a ospitare, assieme, bambini e ragazzi di differenti età.

 

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