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economia e salute

Prodotto alla Janssen il nuovo farmaco per guarire l’epatite C

Il Ministro Lorenzin: "Permetterà di sradicare l'infezione in Italia nel giro di pochi anni"

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LATINA – Il  ministro Lorenzin ha preso parte questa mattina alla tavola rotonda “Investire in Salute per Rilnciare l’Economia”, presso il polo produttivo della Janssen Italia. Il sito di Latina è stato infatti, scelto come centro di produzione a livello mondiale del nuovo farmaco per l’epatite C, che lo scorso novembre ha visto la conclusione dell’iter negoziale con l’AIFA.

“Il settore farmaceutico italiano è secondo in Europa – ha detto il ministro Lorenzin – e ambisce ad arrivare al primo posto, manca infatti davvero poco. Il farmaco presentato oggi alla Janssen permetterà di eradicare l’infezione dell’epatite C nel giro di pochi anni”. Un investimento strategico con una ricaduta positiva anche in termini di occupazione e rilancio del territorio, in controtendenza rispetto a un sistema che tende a limitare, se non contrarre, le presenze produttive e di ricerca in Italia. L’azienda ha confermato di proseguire con il piano di sviluppo industriale, che prevede investimenti pari a 80 milioni di euro dal 2016 al 2021.

“In Italia ci sono oggi oltre 300.000 pazienti con patologie HCV correlate, dalla cirrosi al carcinoma epatico, che generano un onere complessivo per il Sistema Sanitario Nazionale di oltre un miliardo di euro all’anno tra costi diretti e indiretti – ha dichiarato il Professor Francesco Mennini, Research Director Centre for Economic Evaluation and HTA dell’Università Tor Vergata di Roma – Per questo motivo, l’introduzione di nuovi farmaci che permettono la guarigione dalla patologia, può diventare un importante driver anche dal punto di vista economico”. ascolta Lorenzin

lorenzin

Negli ultimi 5 anni il polo italiano ha ricevuto investimenti per 100 milioni di euro, che hanno portato a un ampliamento di 3.000 metri quadrati e a un aumento della capacità produttiva, che è più che raddoppiata, passando da 1,8 miliardi di compresse all’anno nel 2010, ai 4 miliardi nel 2015. Il piano di investimenti prevede altri 80 milioni di euro nei prossimi 6 anni, che porteranno la cifra totale a 180 milioni di euro in circa 10 anni, dal 2010 al 2021. Gli investimenti saranno volti a efficientare e innalzare il livello tecnologico dei processi produttivi.

“Il sito produttivo di Latina ha visto negli anni una costante evoluzione. Nato nei primi anni ’80, oggi si sviluppa su una superficie di 136 mila metri quadrati, vanta una storia di innovazione e competitività che da sempre sono un punto chiave della nostra attività – afferma Luca Russo, Direttore del Sito Janssen di Latina – ha visto un ampliamento di 3.000 metri quadrati, con un incremento dell’occupazione di circa 300 persone, arrivando agli attuali 650 collaboratori, oltre a 250 nell’indotto. L’occupazione è ad alta specializzazione: la metà dei nostri dipendenti è laureata e l’altra metà è diplomata”.

«È un dato di oggi quello che ci segnala la crescita del 20% dell’export per il settore farmaceutico in un anno, da dicembre 2013 a dicembre 2014» ha affermato il presidente di Farmaindustria, Massimo Scaccabarozzi, intervenendo all’evento . Questo, ha detto, «vuol dire che c’è stata una grande ripartenza economica per il settore»

TAGLI NEFASTI – Di tagli e degli effetti nefasti che avranno sul sistema sanità, ha parlato invece nel corso del suo intervento il governatore del Lazio, Nicola Zingaretti: «La verità è che molti non si rendono conto di cosa significano davvero miliardi di tagli. Stiamo conducendo una battaglia per un totale sul quale si è riflettuto poco. Agli oltre tre miliardi dell’ultima manovra vanno sommati 1,6 miliardi delle manovre precedenti – ha aggiunto – oltre alla proroga di 700 milioni di tagli per finanziare gli 80 euro. Sono in tutto 5,7 miliardi di tagli alle Regioni. Se rimangono queste le poste in discussione, significa inevitabilmente un taglio alla sanità. È un fatto matematico, e non una scelta politica, che si arriva a una riduzione della spesa sanitaria. A questo si risponde certamente chiamando le Regioni a ridurre la spesa efficientandola. Ha ragione il ministro Lorenzin – ha proseguito Zingaretti – in Italia c’è un tema della qualità della spesa pubblica e non solo della quantità. Il Lazio, da parte sua, ha ridotto in questi anni il disavanzo da 2 miliardi a 200 milioni, e confidiamo per quest’anno di uscire dal commissariamento, riducendo il deficit senza tagliare i servizi. Il valore aggiunto di questi anni, che in passato è mancato, è anche una collaborazione positiva con il governo. Stiamo correndo, stiamo facendo una operazione di efficientamento della spesa che riguarda anche la farmaceutica. C’è una collaborazione critica. Ma l’efficienza – ha concluso il governatore – non c’entra nulla con una quantità di tagli che non puoi certo assorbire in 12 mesi».

Zingaretti si è anche detto fiducioso sul piano di rientro sanitario: “Siamo sulla buona strada” ascolta

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