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LATINA – Obbligata a fare l’esame privatamente, pagando. Una donna affetta da diabete e dunque con gravidanza a rischio deve sottoporsi ad una normale visita cardiologica e ad un banale elettrocardiogramma da tenere pronto in caso di parto pre-termine. Un’ipotesi concreta quando si soffre di diabete giovanile. Per il primo figlio, la donna aveva dovuto rinunciare, perché nessun ospedale poteva soddisfare la sua richiesta in tempo utile (del resto la gravidanza dura nove mesi e solo dal sesto mese in poi è utile tenere da parte l’esame). Oggi ha ritentato. E’ una donna informata e ha letto che la Regione Lazio ha varato un piano di abbattimento delle liste che sta dando i suoi frutti. Dunque ha deciso di chiamare il Recup. Risultato? Farà di nuovo l’esame a pagamento: a Latina e provincia la prima data utile per eseguirlo è la fine di ottobre (ma lei partorirà a luglio), mentre nelle altre strutture ospedaliere limitrofe, le liste sono addirittura chiuse, senza possibilità di prenotare l’esame neanche a distanza di mesi. Non parliamo poi di amniocentesi, un esame ormai molto diffuso che eseguti privatamente costa anche più di mille euro.
