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cronaca

Arrestato il prete pedofilo che celebrava a Terracina. Ai domiciliari Don Giampiero

Peschiulli per anni ha molestato chierichetti minorenni, anche bambini

prete pomicioneTERRACINA – Abusi sessuali su minorenni compiuti approfittando “dell’autorità morale e religiosa di parroco”. E’ l’accusa contestata a don Giampiero Peschiulli, 73 anni, originario di Carbonia residente a Brindisi per anni a Terracina, arrestato dai carabinieri su disposizione del Gip di Brindisi. Dagli atti dell’inchiesta condotta in Puglia emergono anni di molestie nei confronti di ragazzini, anche minori di quattordici anni, che aiutavano a servire messa in parrocchia. Tutto rimasto nel silenzio fino alla denuncia anonima giunta alla redazione della trasmissione televisiva Le Iene e alla visita dell’inviato Giulio Golia, nel settembre dello scorso anno cui seguì la messa in onda di un filmato che fece scoppiare il caso . Tre attori, due dei quali avevano finto di essere minorenni, si erano recati a trovarlo, in chiesa, ed erano stati fatti oggetto di attenzioni particolari. Poi l’incursione di Golia e la reazione del sacerdote che si era barricato all’interno del luogo sacro. Iniziarono cosi’ le indagini. Dopo la bufera televisiva, don Giampiero si era dimesso da parroco ma non aveva lasciato l’abito talare. Si era trasferito a Terracina (Latina) dove continuava a concelebrare messa e avere, scrivono i magistrati, rapporti con i fedeli tra cui con bambini e ragazzi.

La personalita’ del sacerdote viene tratteggiata dai magistrati come “invasiva nella sfera sessuale delle persone offese” e negli atti vengono riportate conversazioni con uomini stranieri chiamati per incontri a pagamento. “Non ho mai smesso di servire messa per la mia fede” hanno raccontato le vittime, pur rappresentando il disagio che avevano già in qualche modo fatto emergere a scuola ma che non era stato tradotto in denunce alle forze dell’ordine. “Non riuscivo più a dormire la notte” dice ai carabinieri uno dei chierichetti. “Non riuscivo neanche più a guardare in faccia i miei genitori”.

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