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degrado in città

Rifiuti sui marciapiedi, topi e zecche: ecco Latina

Cassonetti vuoti e sacchi sui marciapiedi. Nei parchi bambini morsi dagli insetti

zeccarefertoLATINA – I cassonetti sono vuoti, ma i marciapiedi restano coperti di immondizia in molti quartieri. I camion tritarifiuti passano e se i “secchioni” sono puliti, vanno oltre, lasciando decine di sacchetti (spesso rotti) e spazzatura di ogni genere distesa, rendendo impossibile il passaggio ai pedoni, mentre si moltiplicano avvistamenti di topi di grandi dimensioni.  E’ questa la situazione a Latina dove, proprio appellandosi allo stato critico della raccolta dei rifiuti, il sindaco Giovanni Di Giorgi ha chiesto che venisse rinviato lunedì scorso, il voto sulla mozione di sfiducia presentata dal Pd.

Oggi è previsto un vertice tra Comune e Latina Ambiente per trattare il caso dei lavoratori della società partecipata dopo la decisione consiliare di affidare il servizio ad una ditta completamente esterna da trovare con una gara europea. Una procedura certo non breve che rischia di richiedere molti mesi, forse anni. Intanto il Comune vuole evitare il fallimento della Spa e liquidarla entro dicembre come prevede la procedura. Mancano all’appello però 20 milioni di euro, a tanto ammonta il debito del socio pubblico nei confronti della società.

E se la raccolta dei rifiuti è critica, l’erba alta (cui solo in parte la protezione civile riesce a far fronte) sta creando i primi problemi seri. Si moltiplicano i casi di bambini finiti al pronto soccorso con punture di zecca soprattutto tra quelli che frequentano i parchi giochi dove l’erba può raggiungere il metro e mezzo di altezza. Parco San Marco, dove molti cittadini fanno sport, è una collina invasa dagli sterpi.

“La situazione dei nostri giardini è disastrosa. In alcuni casi l’erba supera il metro e mezzo di altezza e all’interno proliferano insetti e parassiti. Invitiamo tutti coloro che dovessero incorrere in questa incresciosa esperienza a denunciare l’accaduto alle forze dell’ordine e alla Asl di Latina”, dice Bruno Mucci attivista dell’associazione civica il Gigante Buono.

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