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economia

Crescita ancora negativa per le imprese pontine, lo dice Osserfare

Il -0,19% pontino è però il dato migliore delle province laziali "minori"

lavoroLATINA – Osservare, l’osservatorio economico della Camera di Commercio di Latina, rende pubblici i dati Movimprese relativi al I trimestre dell’anno sulla base dei dati forniti da Unioncamere.

PROVINCE – Nella Regione Lazio come sempre è Roma la provincia che emerge su tutte le altre (+0,24%, a fronte del +0,17 del I trimestre 2014) tanto che si posiziona, su base nazionale, al secondo posto subito dopo la provincia di Milano. Anche se con un valore di crescita negativo, Latina mostra la performance migliore rispetto alle province “minori” del territorio laziale, con un valore di decrescita del -0,19%, quando lo scorso anno nello stesso periodo registrava si attestava al -0,25%. Nello specifico la provincia di Latina conta alla fine del I trimestre 2015 uno stock di imprese pari a 57.342 unità registrate, di cui l’81,5% attive, per un saldo negativo in termini assoluti di -109 unità, determinato dalla differenza tra le 1.175 iscrizioni del I trimestre e le 1.284 aziende cancellate nello stesso periodo. Il tasso di natalità provinciale si attesta al +2,04%, in leggero miglioramento rispetto alle evidenze rilevate nel I trimestre dell’anno precedente (+1,97%), mentre il tasso di mortalità è stato del 2,23%, pressoché in linea con le analoghe risultanze dell’anno precedente (2,22%).
Gli esiti di tali dinamiche hanno prodotto a un tasso di decrescita su base trimestrale pari al -0,19%, comunque migliore del dato nazionale (-0,31%) e in recupero rispetto alle risultanze dell’analogo periodo dello scorso anno (-0,25%).

SETTORI – La situazione che si presenta alla fine del I trimestre evidenzia che per motivi amministrativi pesano sul trimestre successivo, una maggioranza di segni negativi in termini di variazioni degli stock relativi ai vari settori. Per quanto attiene alle attività tradizionali, l’Agricoltura registra una ulteriore decrescita (-1,18% la variazione dello stock), in linea con le analoghe risultanze dello scorso anno e con le dinamiche registrate a livello nazionale.
Rimane negativa la performance del comparto Manifatturiero: -0,74% la variazione dello stock (laddove in apertura 2014 la flessione era ancora più evidente -0,81%), che si traduce in un saldo negativo in valore assoluto di -35 imprese. Fatta eccezione per l’industria del legno, che mostra il bilancio in rosso più pesante, gli esiti del comparto si distribuiscono uniformemente su tutti i segmenti, senza particolari singulti da segnalare. In ulteriore calo le costruzioni, sebbene più contenuto rispetto ai dodici mesi precedenti (-0,53%, a fronte del -0,79%), condizionate dalla significativa l’incidenza della crisi del comparto artigiano. Diversamente, restano stazionarie le attività di riparazione dei macchinari e di installazione di apparecchiature industriali, nonché la fabbricazioni di veicoli e mezzi di trasporto e la consueta industria alimentare.
Si confermano in flessione, peraltro più accentuata, le attività commerciali (-0,41% il tasso di variazione dello stock,a fronte risultanze, pari al -0,25%, relative all’analogo periodo 2014) che mostrano una contrazione condivisa da entrambe le componenti, ingrosso e dettaglio; diversamente crescono le officine meccaniche.
Per quanto attiene al settore immobiliare, complessivamente stazionario, registra tendenze divergenti nell’ambito dei diversi segmenti che lo compongono: le più significative si riferiscono alla flessione degli intermediari nella mediazione, controbilanciata dal maggiore appeal delle attività di amministrazione di condomini.
Si accentua la flessione del settore del Trasporto e Magazzinaggio (-0,85%,a fronte del -0,27% del I trimestre 2014); si mantengono su livelli di sostanziale stazionarietà le Altre attività di servizi, mentre le Attività artistiche, sportive e di intrattenimento mostrano una più accentuata contrazione (-1,70%, a fronte del -1,44% dei dodici mesi precedenti). Si confermano su di un sentiero positivo di leggera crescita i Servizi di informazione e comunicazione (+0,36%), in linea con le dinamiche restituite nei dodici mesi precedenti; diversamente, tornano a crescere le attività professionali (+0,39%, rispetto al -0,23% rilevato in apertura 2014).

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