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ambiente: i dati di goletta verde

Fortemente inquinate le foci del torrente Longato a Gaeta, di Rio Recillo a Minturno e di Rio Santacroce a Gianola

Entro i limiti le cariche batteriche nei campioni prelevati a foce Verde a Latina

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LATINA – Sette i campionamenti effettuati in provincia di Latina dagli ambientalisti di Legambiente a bordo di Goletta Verde. Sono stati resi noti oggi, i dati sullo stato di salute delle acque costiere elaborati dall’equipe tecnica a bordo dell’imbarcazione ambientalista.

Fortemente inquinati sono risultati i campionamenti effettuati alla foce del torrente Longato in località Torre San Vito a Gaeta, alla foce del Rio Recillo a Minturno e quello alla spiaggia presso Rio Santacroce in località Gianola di Formia. Entro i limiti le cariche batteriche presenti nei campioni prelevati alla foce Verde di Latina; alla foce del canale Caterattino di Sabaudia; alla foce del canale Sisto a Terracina e alla foce del canale Sant’Anastasia di Fondi.

I prelievi e le analisi di Goletta Verde sono stati eseguiti dal laboratorio mobile di Legambiente tra il 22 e il 23 luglio scorso. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Sono stati considerati come “inquinati” i risultati che superano i valori limite previsti dalla normativa sulle acque di balneazione vigente in Italia e “fortemente inquinati” quelli che superano di più del doppio tali valori.

“Scarichi abusivi o non controllati direttamente su spiaggia e un deficit depurativo, sono i principali fattori che continuano a mettere a dura prova il mare del Lazio – hanno spiegato in conferenza stampa Andrea Minutolo, coordinatore dell’ufficio scientifico di Legambiente e da Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio –   dei ventiquattro punti monitorati lungo le coste laziali da Goletta Verde, 15 presentano una carica batterica superiore ai limiti consentiti dalla legge. Molte delle problematiche riscontrate dai tecnici di Goletta provengono ovviamente dall’entroterra e non va meglio sul fronte dell’informazione ai cittadini. La vigente direttiva sulle acque di balneazione impone ai Comuni di divulgare informazioni sulla qualità dei singoli tratti di mare, secondo la media degli ultimi quattro anni di prelievi (qualità scarsa, sufficiente, buona, eccellente). Eppure  – spiegano gli attivisti – in nessuno dei punti campionati i nostri tecnici hanno trovato traccia della cartellonistica informativa”.

Per frenare le problematiche legate alla depurazione, Legambiente chiede che Regione e amministrazioni comunali, di costa e entroterra, siano attive nella risoluzione dei deficit depurativi ancora presenti, per non compromettere una delle principali risorse di questo territorio, e iniziare a rilanciare l’economia turistica e del mare in chiave sostenibile. È questa la richiesta avanzata da Goletta Verde, la storica campagna di Legambiente dedicata al monitoraggio ed all’informazione sullo stato di salute delle coste e delle acque italiane, realizzata anche grazie al contributo del COOU, Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati, che oggi chiude la sua tappa nel Lazio.

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