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RinascitaCivile

Non basta denunciare, occorre agire, è il momento di farlo

di Antonio Costanzo (socio di RinascitaCivile)

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L'autore dell'articolo, Antonio Costanzo

L’autore dell’articolo, Antonio Costanzo

I partiti che hanno mal governato la nostra città, lasciandoci un mare di opere incompiute, servizi inesistenti e/o sempre più scadenti, scaricando pesanti costi alla collettività, anziché mettersi da parte, quale logica presa di coscienza degli errori/orrori commessi, si stanno riproponendo con incredibile disinvoltura per (ri)amministrare la città a vantaggio dei soliti professionisti della politica e delle “cementate” lobby affaristiche a questi collegate. E, cosa ancor più stupefacente, i professionisti della politica, che non hanno mai smesso di pensare al proprio tornaconto, rivolgono accattivanti messaggi alla società civile che è stata sempre non considerata e male amministrata e addirittura, in alcuni casi, proponendo candidati che presentano come esponenti della società civile.

La società civile esprime l’intera collettività nelle sue diverse articolazioni e manifestazioni e quindi non è tutta buona. Ma cos’è allora la “società civile” alla quale vogliamo riconoscerci? Per meglio identificarla, andiamo per esclusione, facendo riferimento al suo opposto, cioè alla “società incivile”.

E’ segno di inciviltà non rispettare l’ambiente, non rispettare le strisce pedonali, non rispettare la fila al bar, al supermercato e negli esercizi pubblici, non seguire le regole per il rilascio dei rifiuti urbani, non rimuovere gli escrementi lasciati dai cani, non rispettare le regole condominiali, abbandonare per strada o al mare i resti dello spuntino o della bevuta, sporcare con i graffiti i muri dei palazzi, gettare le cicche delle sigarette dalla macchina, e in generale tutti quegli atti e quei comportamenti che denotano la mancanza di senso civico. E contro queste manifestazioni ci sono molte associazioni a Latina che “non da oggi” si stanno battendo offrendo lodevoli contributi senza il supporto di sponsor provenienti dai partiti.

In politica, è segno di inciviltà (e non solo), non operare secondo principi di legalità, moralità e onestà, attuare logiche e pratiche clientelari, curare gli interessi particolari anziché quelli generali della collettività, non selezionare i bisogni sulla base della loro urgenza e gravità, non assicurare la massima trasparenza delle rispettive situazioni personali e dell’esito delle proprie decisioni amministrative, perseverare nella cattiva amministrazione.

Le iniziative per il lavoro e lo sviluppo economico, la difesa dell’ambiente, il sostegno ai giovani, la cura degli anziani, l’assistenza ai bisognosi, le iniziative a favore della cultura e dell’integrazione, sono modi con cui contribuire alla “rinascita civile”, al progresso della città e al miglioramento della qualità della vita. E la qualità della vita, che mette al centro il bene comune, è un obiettivo che può essere realizzato solo con il contributo di tutti nell’agire civilmente, passando dall’interesse individuale a quello della comunità.

Attraverso la società civile nella quale ci riconosciamo vogliamo offrire ai cittadini uno spazio autonomo fuori dai partiti, che di spazi in questi anni ne hanno occupati tanti, con i pessimi risultati che sono sotto gli occhi di tutti.

Esiste un livello – quello dei valori, dell’etica e della legalità – che non può essere sottoposto alla legge dello scambio politico. Etica e politica non sono e non possono essere separati. La politica senza etica diventa sterile lotta per il potere e vile ripartizione degli affari sporchi. L’etica senza l’ausilio della politica è destinata a restare in gran parte nel campo delle buone intenzioni.

E’ quindi necessario costruire uno spazio autonomo in cui la società civile possa esprimersi, senza dover seguire le regole dello scambio politico e della ragion di partito.

La speranza è che possa iniziare un cammino verso una politica più pulita e che la legalità possa prevalere sulla corruzione e il malaffare.

Il problema della politica, oggi, della buona politica, è quello di individuare e attuare un metodo per bandire l’incompetenza e la disonestà dai pubblici uffici e scegliere e preparare i migliori a gestire e proteggere il bene pubblico. Cose di cui la nostra città ha sicuramente bisogno.

E per questo è necessario avviare un movimento di “cittadini insieme per il Bene Comune”.

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