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palazzo cultura inagibile

La Provincia dice no all’utilizzo dell’auditorium del Classico: adeguamento troppo oneroso

Abbassare ‘soglia di rischio’ delle sale teatrali, la controproposta di Forte e Giancola

foto tavolo provincia

LATINA –  Abbassare la cosiddetta ‘soglia di rischio’ delle sale teatrali, attraverso un uso limitato delle stesse, ottemperando a prescrizioni meno onerose e confidando così in una deroga da parte dell’amministrazione comunale. Questa una delle soluzioni avanzate  i consiglieri regionali Rosa Giancola ed Enrico Forte a margine della riunione del tavolo istituzionale convocato presso l’amministrazione provinciale per valutare possibili soluzioni alla chiusura del Palazzo della Cultura.

“In sintesi – proseguono Forte e Giancola – non sarebbe necessario adeguare l’intero immobile,  operazione dai costi insostenibili, ma solo una parte per consentirne  intanto l’uso ad un minor numero di persone o spettatori. Sarebbe salvaguardata così l’attività  delle associazioni e degli operatori culturali. Operando in tal senso, la Regione può valutare un intervento diretto. Chiediamo al commissario prefettizio – concludono – una assunzione di responsabilità, e la possibilità di valutare l’utilizzo di altri spazi comunali come il Ponchielli ed il Moderno. Dobbiamo, tutti insieme, salvare sia l’esperienza del Teatro Ragazzi sia la stagione teatrale”.

La proposta  arriva dopo il “no” della  presidente Della Penna all’utilizzo dell’Auditorium del Liceo Classico Dante Alighieri come soluzione alterativa in attesa dei lavori al Palacultura. Nel corso del suo intervento Della Penna ha reso noti i dettagli di una relazione redatta dall’ufficio tecnico dell’ente di via Costa circa l’eventuale adeguamento della sala della scuola. “Comporterebbe un investimento di diverse centinaia di migliaia di euro che, ovviamente, con i tagli dovuti alla legge 56 e la necessità di dare risposte alle esigenze di tutte le scuole della Provincia con somme decisamente esigue, non possiamo permetterci di investire. Come ente, pur volendo venire incontro alle richieste del territorio, non abbiamo altre strutture a disposizione su cui discutere. Resta comunque ferma la volontà, così come ci hanno chiesto le associazioni del capoluogo e gli stessi consiglieri regionali, di fare la nostra parte anche nel dibattito in corso in questi giorni circa la necessità di trovare una soluzione che salvaguardi un servizio, quello offerto appunto dalle compagnie teatrali, comunque importante per il territorio e, come nel caso del teatro per i ragazzi, per le scuole dell’intera provincia”.

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