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Il caso

Scandalo fallimenti e incarichi agli esterni. Lauretti: la città deve reagire

Grande partecipazione all'assemblea degli avvocati. Lo scrittore Pennacchi: ci sono sentenze copia e incolla

 

pennacchi avvocatiLATINA– <La città non deve accettare tutto questo, è l’ora del risveglio>. E’ quello che ha detto questa mattina nella sala del Circolo Cittadino di Latina il presidente dell’Ordine degli Avvocati Gianni Lauretti in occasione della giornata di astensione delle toghe per l’affidamento degli incarichi nella sezione fallimentare del Tribunale a professionisti campani. E’ stato l’effetto dello scandalo scoppiato con l’arresto dell’ex giudice Antonio Lollo. L’adesione è stata molto alta, oltre duecento persone hanno affollato la sala, non soltanto avvocati ma anche altri professionisti, tra cui medici e commercialisti hanno deciso di partecipare ad un’assemblea particolarmente sentita anche dalla classe imprenditoriale rappresentata da Federlazio. <Non possiamo cambiare questa scelta – ha detto il presidente degli avvocati Gianni Lauretti, ma dobbiamo reagire>. L’avvocato Armando Argano dell’Anai ha sottolineato che il provvedimento del presidente del Tribunale è incoerente, mentre l’avvocato Angelo Palmieri, decano degli avvocati,  ha parlato di un oltraggio alla toga. Ad infiammare la platea anche lo scrittore Antonio Pennacchi che ha dichiarato con una forte provocazione di non fidarsi dei magistrati, citando di una sentenza di un fallimento <copia e incolla>. Tra gli altri intereventi quello dell’ex sindaco di Latina Vincenzo Zaccheo, del commercialista Massimo Mastrogiacomo che ha denunciato in Procura quello che stava accadendo nella sezione fallimentare e poi dell’imprenditore Marco Picca. <In questo scandalo i principali danneggiati siamo noi imprenditori>, ha sottolineato.

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