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a tor tre ponti

La Via Appia dimenticata e ritrovata, una mostra fotografica

L'inaugurazione venerdì 13 novembre nella sede della Fondazione Caetani

il fotografo Luciano TramannoniLATINA – Sarà inaugurata venerdì 13 novembre (alle 10) a Tor Tre Ponti nel complesso monumentale sede della Fondazione Roffredo Caetani, la mostra fotografica “La Via Appia dimenticata e ritrovata”, miscellanea di immagini fotografiche di Luciano Tramannoni e dell’Archivio della Fondazione organizzata in collaborazione con il Museo dell’Abbazia di Valvisciolo.

Le circa 40 fotografie di Luciano Tramannoni del formato 40×60 in bianco e nero stampate su carta cotone e le 24 riproduzioni di incisioni ottocentesche di Luigi Rossini e Carlo Labruzzi, saranno in mostra dalle ore 10 del 13 novembre alle ore 12 del 13 dicembre . La mostra è visitabile solo su prenotazione chiamando lo 0773632231 oppure inviando un’email a info@fondazionecaetani.org.

“Si tratta di una mostra per ripercorrere la via Appia, regina delle vie, in terra pontina così come appare oggi – spiegano dalla Fondazione – fra antichi fasti e opere recenti. La provincia di Latina è attraversata da 110 km di Via Appia partendo da Cisterna, l’antica Tres Tabernae, fino a Minturno alle foci del Garigliano, attraversando Mesa di Pontinia, Terracina, Monte San Biagio, Formia. La mostra è un viaggio da Cisterna di Latina alla vicina Tres Tabernae con alcuni dei suoi mosaici e resti di domus romane. Al Foro Appio citata nel Nuovo Testamento in cui si ricorda l’incontro di San Paolo con la prima comunità di cristiani che lo accompagneranno fino a Roma”.

Luciano Tramannoni (che di professione fa il sindacalista (nella Femca Cisl categoria dei chimici farmaceutici attualmente nella segreteria Nazionale) è fotografo non professionista con un’attività ventennale. Nel suo percorso lungo l’Appia ha ritratto le “meraviglie tramandateci dalla nostra storia” ma anche “un nostro passato recente con pezzi di archeologia industriale della Mira Lanza di Mesa di Pontinia ricordata da tutti noi nei Caroselli di Calimero il pulcino nero, o la Salid di Formia produttrice di manufatti in terracotta o la meravigliosa Sieci di Minturno che ha esportato tegole in tutto il mondo”.

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