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l'arresto del libanese

Paolo Toselli in manette in Questura, ma è una gag. Anzi è LatinaLegale

Presentato il progetto che porterà nelle scuole superiori Polizia, Libera e gli autori de la Banda della Migliara

arresto finto toselliLATINA – “Tutti i migliori investigatori hanno sognato di arrestare il Libanese della Banda della Magliana e allora, vista la somiglianza con Paolo Toselli, ne approfittiamo”. Una fotografia, che immortala la scena dell’arresto del protagonista della (tutta pontina) Banda della Migliara, conclude la presentazione del progetto LatinaLegale nella sala stampa della Questura:  due poliziotti in divisa prendono sotto braccio la caricatura del vero criminale, e il Questore, Giuseppe De Matteis (che ha lanciato l’idea) si accosta divertito al gruppo.

E’ tutto in questo scatto il senso di un nuovo programma di incontri rivolti agli studenti delle scuole superiori di Latina che sarà avviato in collaborazione tra Polizia di Stato, Libera e gli autori di “Latina Criminale” e “La Banda della Migliara”: ridicolizzare i criminali. Prenderne in giro i riti, le riverenze, l’atteggiamento da prepotenti e cattivi che, se guardato con gli occhi dell’ironia, può anche scatenare una risata. Lo spiega bene Graziano Lanzidei sceneggiatore della web serie più vista del momento (38mila visualizzazioni su Fb): “Noi tratteggiamo la realtà” ascolta

“Vogliamo parlare ai giovani con il loro stesso linguaggio, utilizzando la creatività di altri giovani che ci hanno insegnato come contribuire con la satira a contrastare i fenomeni criminali”, spiega De Matteis. Ascolta

“Fieri di partecipare al progetto, quando abbiamo cominciato non potevamo sospettare nemmeno lontanamente che oggi saremmo stati qui”, confessa Toselli

IL PROGETTO – Il progetto consiste nella realizzazione di una serie di incontri proposti agli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole superiori di Latina in cui il Questore parlerà di Criminalità e cittadinanza attiva – Come la mafia entra nella società civile; l’ispettore superiore Tommaso Malandruccolo, di come il bullismo diventi mafia autoctona  e del  ruolo del consumatore di droghe nell’economia della mafia. Un rappresentante di Libera spiegherà come si possono utilizzare per la collettività i beni sequestrati alla mafia, mentre i creatori della Banda della Migliara, spiegheranno come combattere la mafia con la satira.

“Quello che comincerà a dicembre sarà un laboratorio da esportare in tutta la provincia”, spiega l’ispettore  Malandruccolo. Ascolta

“Gli incontri, della durata massima di due ore, saranno interattivi e a tal proposito i relatori solleciteranno i giovani interlocutori ad intervenire nelle tematiche proposte in maniera critica e costruttiva –  spiega Malandruccolo -L’iniziativa, oltre ad essere di carattere informativo su tematiche attuali e strettamente legate alla realtà territoriale, intende stimolare i giovani al principio di cittadinanza attiva, spesso sottovalutato, quale strumento efficace per il contrasto ai fenomeni criminali; esaltare il valore che può rappresentare l’impegno sociale di ognuno nella costruzione del tessuto sociale in cui vive”.
“Verranno illustrate le modalità subdole attraverso le quali le mafie penetrano nella società civile e spesso nelle stesse istituzioni – sottolinea il capo di gabinetto della Questura, Manuela Iaione – Saranno inoltre sviluppate le modalità che hanno portato allo sviluppo di una criminalità organizzata endogena, che negli ultimi anni ha destato forte allarme sociale sul territorio di Latina, attraverso una metamorfosi che ha la sua genesi nel fenomeno del bullismo e delle sue affiliazioni”.

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