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il dibattito

Legge sulle coppie di fatto, Moscardelli voterà sì, ma frena sulla stepchild adoption

Il senatore di Latina rende nota la sua posizione: "Non demonizzateci"

moscardelli 2LATINA – Il senatore di Latina Claudio Moscardelli, del Pd voterà per la legge sulle coppie di fatto “a favore di questo provvedimento e non per disciplina di partito, ma perché sono con vinto che siano necessari una regolamentazione e un riconoscimento dei diritti per le coppie omosessuali ed eterosessuali che intendano accedere al nuovo istituto che penso approveremo la prossima settimana”.
IL DISAGIO – Esprime disagio però il parlamentare per il metodo  e per parole della collega Cirinnà, “perché considero le espressioni, le qualificazioni e le liquidazioni sbrigative di ogni voce di dissenso …soprattutto perché reso in un campo nel quale immaginavo che la comune militanza politica potesse portare ad un maggiore rispetto reciproco”. Quanto a Cirinnà non è vero che il testo attuale spiega Moscardelli sia “la mediazione massima possibile quando su di esso solo oggi ci confrontiamo tutti come Gruppo”. Non solo perché si è d’accordo sul matrimonio gay allora il disegno di legge sulle unioni civili rappresenta il massimo della mediazione, sostiene in pratica il senatore pontino ricordando che il matrimonio tra persone dello stesso sesso “non è riconosciuto nel nostro ordinamento costituzionale”.

ADOZIONI  TEMA A PARTE – Moscardelli appare contrario invece alle adozioni: “Rispetto alle motivazioni poste dai colleghi sul tema delle adozioni, faccio rilevare che, per quanto riguarda i figli già nati, ai quali si dice che si vuole dare tutela e che non è possibile fare discriminazioni, esiste già la legge sulle adozioni speciali. Grazie all’articolo 44, lettera d), della suddetta legge, ormai la giurisprudenza di merito ha esteso in via interpretativa la possibilità di adottare anche al convivente del genitore naturale, quando anche fosse dello sesso. Introdurre in via indiretta, con l’articolo 3 del disegno di legge, o esplicitamente con l’articolo 5, l’istituto della stepchild adoption , significa fare un passo in avanti nel nostro ordinamento per consentire di procurarsi un figlio e poterlo adottare, nonostante la legge n. 40 del 2004 lo preveda come reato, utilizzando la maternità surrogata”.
“Sul tema delle adozioni  – continua Moscardelli – si deve fare un discorso più approfondito, a parte: il desiderio di genitorialità è legittimo, ma esiste un diritto da tutelare, che è quello dei figli minori; la pratica della maternità surrogata deve essere combattuta e contrastata. Altrimenti, andiamo su una deriva dove il desiderio individuale diventa unico soggetto e unico elemento di giudizio, calpestando i diritti dei più deboli, quelli dei fanciulli e delle donne che vengono sfruttate da chi ha soldi, dalle coppie omosessuali o eterosessuali che possono spendere 100.000 euro, o di più , per procurarsi un figlio. Questo è assolutamente da rigettare. Il sostegno a tale posizione non può essere demonizzato, come purtroppo ho sentito fare in interventi di alcuni colleghi.”

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