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l'audizione

“A Latina criminalità interessata a confondersi nella società civile e legale”

La relazione del Prefetto Pierluigi Faloni alla Commissione Parlamentare Antimafia

prefetto faloniLATINA – Il Prefetto di Latina Pierluigi Faloni è stato ascoltato ieri in Commissione antimafia per riferire sulla situazione della criminalità a Latina. Il rappresentante di Governo nella sua relazione ha parlato di strisciante infiltrazione e mimetizzazione nel contesto sociale ed economico. Ha sottolineato che la criminalità organizzata è presente “confusa sempre di più nella società civile e legale”.

ASCOLTA (registrazione tratta dall’audio integrale della seduta pubblicato sul sito di Radio Radicale)

Parlando del tessuto sociale della città a proposito dei rapporti tra mafia e politica, a domanda specifica, Faloni ha rimarcato che “sono vissute insieme sin da piccole persone che oggi vivono professionalità e atteggiamenti diversi. Qualcuna ha preso la retta via altre no. ma io sono da un anno a Latina e la percezione di sicurezza è cambiata”, ha aggiunto.

LE DOMANDE DI MOSCARDELLI – Nella corso della seduta in qualità di membro della Commissione parlamentare di Inchiesta sul Fenomeno delle Mafie e sulle altre associazioni criminali, ha parlato il senatore pontino del Pd Claudio Moscardelli che ha sottolineato come la provincia di Latina abbia un numero di arresti pari a quello della provincia di Caserta. Concentrandosi poi su Latina ha sottolineato la forza di controllo e di presenza sul territorio del clan nomade dei Ciarelli Di Silvio che opera anche per conto dei Casalesi su Latina, e che ha visto aumentare la propria presenza attraverso l’acquisizione di esercizi commerciali e aziende e una sua crescita anche dal punto di vista “politico”. “Il clan è risultato avere facilità di accesso ad alcune istituzioni e in particolare al Comune di Latina per la gestione degli alloggi delle case popolari, per l’erogazione di sussidi ed emolumenti a centinaia di esponenti di questo clan, all’utilizzo di vaste aree comunali come fossero proprie,  fino all’emersione di rapporti con la società di calcio”. Moscardelli ha chiesto al Prefetto se non ci sia stata una sottovalutazione o addirittura una copertura della capacità di crescere del clan e di dare un giudizio sui rapporti con la politica. Una domanda specifica ha riguardato l’interrogazione del deputato Pasquale Maietta contro il Questore di Latina “se non possa configurarsi come un atto intimidatorio proprio nella fase più calda dell’azione degli organi dello Stato che in questi due anni hanno operato un salto di qualità nell’azione di contrasto “. Il parlamentare ha anche chiesto un’analisi del fenomeno dello sfruttamento dei braccianti agricoli indiani.

 

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