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dopo l'annullamento dei Ppe

Latina, urbanistica tema centrale della campagna elettorale

Forte (Pd) e Coletta (Lbc): "Finita l'epoca della speculazioni e degli interessi di pochi". Calvi: "Non condivido"

LATINA –  Dopo l’annullamento dei Piani particolareggiati da parte del Commissario prefettizio Giacomo Barbato per illegittimità, si riparte da zero. E starà al prossimo sindaco decidere da dove ricominciare, fermi restando gli esiti dei ricorsi contro le sei delibere che azzerano a politica urbanistica dell’ultima giunta comunale, e che diamo per scontati. Il capitolo diventa ancora più centrale nella campagna elettorale per il voto amministrativo del 5 giugno, con opposte posizioni tra chi ha difeso e difende quel lavoro, chi, anche all’interno della vecchia maggioranza FI-FdI, aveva preferito non votare i Ppe; tra chi li ha “tollerati” e chi li ha sempre osteggiati per le ragioni che hanno portato oggi al loro annullamento.

Trasparenza, legalità e un piano strategico per Latina: Forte illustra il programmaFORTE (Pd) – E non si sono fatti attendere i commenti sull’azione di Barbato, da parte dei candidati del Pd Enrico Forte e di Latina Bene Comune, Damiano Coletta. Il primo dichiara: “Si chiude l’epoca della speculazione. Con me il recupero della città e un’ economia sana L’annullamento dei piani particolareggiati del Comune di Latina segna uno spartiacque definitivo tra il passato e come, invece, intendiamo noi amministrare la città, ovvero con la certezza delle regole e nella trasparenza”.

damiano coletta LBCCOLETTA (Lbc) – Lo stesso per Coletta  che aggiunge: “Le scelte urbanistiche negli ultimi 20 anni hanno risposto esclusivamente agli interessi di pochi a scapito di una pianificazione che guardasse a tutta la collettività” e definisce l’annullamento dei Piani da parte del Commissario prefettizio “l’effetto della cattiva gestione del territorio. È tempo di ripristinare la legalità violata – dice il cardIologo –  la futura amministrazione dovrà proseguire sulla strada tracciata dal Commissario».

CALVI – Si è fatta attendere un giorno di più la risposta del candidato di  Forza Italia, Alessandro Calvi che in linea con la politica urbanistica da sempre difesa dagli azzurri “rispetta ma non condivide le scelte di Barbato”. “Credo sia arrivato il momento di porre fine ad una mattanza, tra l’altro di cattivo gusto elettorale, che vuole in modo strumentale far passare scelte amministrative, eseguite nella massima trasparenza e nell’esclusivo interesse della città e dei cittadini, come lo strumento per veicolare l’interesse di qualcuno. Non entriamo nel merito delle questioni tecniche e procedurali di carattere amministrativo, che vede diverse interpretazioni dei tecnici che hanno redatto i piani e dei dirigenti precedenti rispetto agli attuali, che sarà il Tar a chiarire, essendo pendenti decine di ricorsi. Tutta Forza Italia, nessuno escluso, è certo che le scelte sono state effettuate nella massima trasparenza.  I piani particolareggiati  – aggiunge – non sono stati partoriti da Forza Italia ma da tutta la maggioranza”.  E sulla decisione del Commissario: “Il commissario Barbato ha annullato i piani alla vigilia delle elezioni che decideranno il futuro sindaco e la maggioranza che guiderà il Comune di Latina nei prossimi anni. Lo ha fatto in modo inopportuno senza attendere il pronunciamento del Tar sui numerosi contenziosi in corso …credo sia lecito il dubbio sulle tempistiche di Barbato”.

UN UFFICIO PIANIFICAZIONE – Coletta propone l’istituzione di un Ufficio per la Pianificazione con competenze multidisciplinari, svincolato dalla gestione quotidiana con il compito di seguire tutto l’iter della Pianificazione e successivamente di gestirla apportando, laddove necessario, le opportune variazioni e/o integrazioni. «Si dovrà procedere poi – continua Coletta – con la redazione del Documento Programmatico Strategico di Pianificazione, concordato con la Regione, discusso e approvato in Consiglio Comunale dopo un’adeguata consultazione dei cittadini e delle associazioni più rappresentative”.

INTORNO ALL’ EDILIZIA UN BLOCCO DI POTERE  – “Intorno all’edilizia si era sedimentato un blocco di potere che non ha giovato alla città, ma ha solo contribuito a saccheggiare il territorio, impoverendolo di verde, di reali servizi. Scippandone l’identità anche sotto il profilo architettonico – aggiunge in una nota Enrico Forte – che sottolinea la necessità della pianificazione: “Urbanistica partecipata, recupero, riuso sono i principi che intendo applicare oltre a nuove infrastrutture ( il porto su tutte) ed un piano reale di edilizia residenziale pubblica e di housing sociale. Questa programmazione sarà in grado di far ripartire la città in maniera concreta”.

 

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