“Ci sono tutte le ragioni per chiedere la commissione d’accesso ma è un compito che spetta alla Prefettura e solleciteremo un intervento in tal senso” – lo ha detto il senatore Franco Mirabelli, capogruppo Pd in commissione antimafia, concludendo l’incontro “Legalità e territorio” che si è svolto qualche giorno fa a Villa Sarsina, sede del Comune di Anzio, organizzato dal Comitato Unitario per la Legalità ad Anzio.
Incontro durante il quale si è messo in evidenza la pervasività delle mafie ad Anzio e sul litorale.
Il giornalista Giovani Del Giaccio ha sottolineato come: “Nelle diverse indagini che riguardano il Comune esistono stessi personaggi e modalità per voto di scambio, abuso d’ufficio e corruzione. Con l’avvento delle cooperativa assistiamo a una sorta di Anzio Capitale e non lo cito a caso. Nelle intercettazioni di Mafia capitale, sistema basato su questa cooperazione, Buzzi dice di aver buttato 150.000 euro ad Anzio, spero che si stia indagando su dove e perché. Qui abbiamo fatto mettere il vestito bello alla delinquenza locale, avvicinata dalla camorra o da chi si spaccia per esserne affiliato, è stata usata per avere voti o se non altro – lo dicono le indagini – per favorire i soci elettori di…. Se poi si fa un’estorsione perché i soldi finiscano alla moglie di un boss detenuto, siamo arrivati alla fine. Al di là delle responsabilità penali sono le modalità che non vanno bene, unite all’intolleranza e alle minacce verso chiunque dissenta”.
Tra gli intervenuti anche Giampiero Cioffredi dell’Osservatorio sulla Legalità e la Sicurezza nel Lazio.
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