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La Regione non concede i terreni dell’ex Enaoil, proprio lì nascerà l’ospedale del Golfo

L'annuncio nel corso di un incontro in Regione

2015_10_19 LAVORATORI IN ASSEMBLEA PERMANENTE ALL'EX ENAOLI DI FORMIAFORMIA – La Regione Lazio non concede i terreni ai disoccupati dell’associazione “Diamo un calcio alla crisi” perchè in quella stessa area deve nascere l’ospedale del Golfo. Un progetto di cui si parla da oltre 10 anni e che fino ad ora non ha però visto la luce. L?incontro con la Regione si è svolto ieri, erano presenti: Rosita Pellecca Segretaria Regionale Cisl Lazio, Roberto Cecere Segretario Cisl di Latina, il Sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, alcuni rappresentanti dei lavoratori ed il capo segreteria del Presidente Zingaretti, Massimiliano Borelli. La riunione, richiesta dal sindacato, doveva servire a fare il punto della situazione dopo questi primi otto mesi dall’inizio dell’assemblea permanente all’interno del sito. L’impossibilità regionale di poter concedere l’affidamento è dunque legata al fatto che quell’area è stata inserita nel Piano Sanitario Regionale 2016-2018 che dovrà portare alla costruzione del nuovo Ospedale del Golfo. Una notizia accolta con soddisfazione dal sindaco di Formia Sandro Bartolomeo, che aveva comunque espresso il proprio nulla osta all’affidamento dell’area ai lavoratori, purchè questo non fosse in contrasto con altre situazioni, come quella del nuovo ospedale appunto, e che ha chiesto di poter vedere la prima pietra posata già nel 2018. Anche il sindacato ha espresso il proprio apprezzamento, nella consapevolezza che un investimento del genere porterebbe lavoro sul territorio, e farebbe aumentare in modo considerevole l’offerta sanitaria in una zona così densamente popolata. I lavoratori presenti, pur sperando nella realizzazione del progetto, hanno ricordato come del nuovo ospedale si parli dal 2006, se non prima, dimostrandosi scettici sui tempi certi delle esecuzioni di opere pubbliche di questo tipo.
Il Sindaco Bartolomeo si è detto disponibile ad affrontare la situazione, mettendo in campo altre opportunità come la gestione del Parco De Curtis o l’eventuale affidamento di aree agricole attualmente abbandonate.
“La nostra strategia di fondo non cambia – commenta Roberto Cecere Segretario Generale della Ust Cisl di Latina – perchè vogliamo continuare a valorizzare i beni dismessi dello stato e degli Enti Locali, cercando di rendere produttivi tanti terreni e tanti manufatti che oggi sono abbandonati a se stessi. Siamo sempre più convinti che una strada per cercare creare nuove forme di lavoro per chi non lo ha, o lo ha perso sia quella di far riappropriare le comunità di tanti beni pubblici oggi abbandonati”.

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