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ricerca nei laboratori di latina

I polifenoli dell’olio extravergine pontino, frenano il cancro e potenziano i farmaci antitumorali

I risultati di uno studio condotto dalla Lilt con la Sapienza: "L'Evo influenza l'esito e la genesi delle malattie"

ricerca

Da sinistra il professor Lendaro, il presidente della Lilt Rossi e il ricercatore Coccia

LATINA – Dire che l’olio extravergine di oliva fa bene alla salute, decisamente non basta più. Lo rende ulteriormente chiaro una ricerca sulle attività biologiche dei polifenoli dell’Evo, condotta dalla Lilt di Latina con il Polo Pontino della Sapienza, e presentata dal ricercatore Andrea Coccia che l’ha pubblicata da poco sulla rivista internazionale Oncology Report.

Lo studio, realizzato in un anno di lavoro nei laboratori universitari del capoluogo, certifica che i polifenoli dell’olio extravergine di oliva, inibiscono la capacità delle cellule tumorali di riprodursi; hanno inoltre effetti di riduzione della tossicità dopo il trattamento terapeutico con farmaci chemioterapici potenti; e di potenziamento delle proprietà benefiche di altri. Un inno all’olio buono.

IN LABORATORIO – “L’esperimento – ha spiegato Coccia – è stato condotto in vitro, estraendo i polifenoli da oli di alta qualità precedentemente testati, e mettendoli a contatto con le cellule colturali tumorali della vescica. Il risultato è che la proliferazione delle cellule malate rallenta. Inoltre abbiamo dimostrato come i polifenoli riducano lo stress ossidativo indotto da agenti alchilanti come la Mitomicina, un farmaco altamente tossico che si usa per il trattamento chemioterapico di vari tipi di neoplasie;  e al contrario potenzino l’attività di altri tipi di farmaci utilizzati per la terapia, come il Tassolo, andando a modulare positivamente alcuni processi biologici”.

coccia

Il dottor Coccia

Un tassello ulteriore verso la conoscenza di un alimento tra i più diffusi e che è bene tenere nella giusta considerazione: “L’importanza non sta solo nel valore nutritivo di base, questa ricerca ci racconta come la nostra alimentazione possa influenzare l’esito, lo sviluppo e anche la genesi di alcune patologie”, aggiunge Coccia. E anche se l’impiego di questa sostanza nelle cure e come adiuvante è ancora lontano, molto si può fare tutti i giorni a tavola per garantirsene la dose-toccasana. Soprattutto in provincia di Latina dove le olive sono di casa e molti  olivicoltori vanno in giro per il mondo a riscuotere premi di qualità.  fermo restando che solo gli oli di alta qualità posseggono le qualità benefiche di cui sopra.

ASCOLTA IL RICERCATORE

LA PREVENZIONE – La ricerca, presentata oggi nella Sala De Pasquale del Comune, alla presenza del professor Eugenio Lendaro del Dipartimento di Scienze e Biotecnologie della facoltà di medicina dell’Università La Sapienza Polo Pontino, non è la prima messa in campo dalla Lilt e che riguarda anche l’importanza degli stili di vita. “Precedono questo studio (realizzato grazie ad un finanziamento della Fondazione Terzo Pilastro, e alla collaborazione del Capol e della Provincia) almeno 8 anni di lavoro – ha spiegato il presidente della LILT Alessandro Rossi  – Nel nostro precedente studio è stato mostrato come l’estratto fenolico di Evoo fosse in grado di inibire la motilità di cellule tumorali, oggi abbiamo definito alcuni meccanismi biologico-molecolari che suggeriscono come il consumo di olio Evo possa agire da agente preventivo delle lesioni neoplastiche”.

ASCOLTA IL PRESIDENTE DELLA LILT ROSSI

 

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