ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

la tavola rotonda

La Felicità per studiare meglio: al Majorana un progetto per trovarla

Con Fil (Felicità Interna Lorda) alunni e prof si interrogano sul valore della ricchezza emotiva

Majorana2LATINA – Insegnare ai ragazzi il valore della felicità anche ai fini dell’apprendimento. Perché se si sta bene, si studia anche meglio. Lo pensano alcuni docenti del Majorana che hanno varato il progetto Fil, acronimo di Felicità Interna Lorda, un modo per dire che non è solo il Pil a stabilire la ricchezza reale di un Paese.

“Per misurare il livello di ricchezza di uno Stato bisogna tener conto anche della ricchezza emotiva, del benessere interiore e in sostanza della felicità dei suoi abitanti, perché influisce positivamente sull’apprendimento di ogni disciplina e in alcune scuole del mondo compare anche nei programmi”, spiegano Maria Beatrice Borri, Vita Roma, Antonella Solazzo e Roberto Borri curatori del progetto.

felicita-tavola-rotondaDunque, è bene confrontarsi sul tema: “Quante strade ha la Felicità?”. Se ne parlerà in una tavola rotonda in programma venerdì 18 novembre, nell’aula magna del liceo scientifico di Via Sezze promossa dalla classe IV D. Dalle 11,30 alle 13,10, l’attenzione sarà tutta puntata sulla felicità e su come, religioni, dottrine, discipline e convinzioni possano aiutarci a ricercarla e a raggiungerla. Ci saranno Pino Tarantino di fede Bahai, Tatiana Falsini a proposito del dialogo tra Cristianesimo e Islam, Roberto Coslovi che pratica Buddhismo Zen, e Massimo Bortoletto, non credente che ha dato lo stimolo ad avviare il percorso. Bortoletto, che dirige la Libreria Feltrinelli, ha infatti coinvolto il Liceo nel progetto #ioleggoperché e ha proposto un testo illuminante in tema di ricerca della felicità.

“L’idea è nata proprio a margine della lettura del libro ”Il re, il saggio e il buffone” di Shafique Keshavjee –  spiegano ancora i docenti che curano Fil –  Un re, desideroso di regalare al suo paese il segreto della felicità, convoca un ateo, un ebreo, un induista, un buddista e un musulmano affinché si confrontino e discutano le rispettive credenze”.

Clicca per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto