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il virus

Morbillo, è epidemia, la provincia di Latina la più colpita. L’infettivologo: “Troppi genitori non vaccinano i figli”

Tanti i casi visti al Goretti. Parla il professor Claudio Mastroianni dirigente della Uoc di Malattie Infettive

LATINA – E’ esploso il caso morbillo. Nel Lazio e in altre tre regioni italiane in particolare è in atto  una vera e propria epidemia : +230% dei casi da gennaio ad oggi come ha spiegato ieri intervenendo anche in tv, il Ministro della salute Beatrice Lorenzin, aggiungendo che “troppi genitori rifiutano la vaccinazione”. Eppure questo virus è in grado di causare anche la morte e le complicanze sono serie.

A LATINA PIU’ CONTAGI – A Latina siamo di fronte a casi quotidiani, “un picco superiore a quello registrato 3 anni fa –  ha detto il professor Claudio Mastroianni, dirigente della Uoc di malattie infettive al Goretti  – siamo la provincia con più casi e in un gruppo di pazienti si è reso necessario il ricovero. Riguardano per la maggior parte i giovani adulti, persone tra i 30 e i 40 anni che da bambini non sono state vaccinate”. L’intervista

 ascolta Mastroianni

L’APPELLO DEL MINISTRO – “Nonostante il Piano di eliminazione del morbillo sia partito nel 2005 – ha detto la Lorenzin – e la vaccinazione contro il morbillo sia tra quelle fortemente raccomandate e gratuite, la copertura vaccinale è ancora lontana dal 95% che è il valore soglia necessario ad arrestare la circolazione del virus nella popolazione. E’ ora indispensabile – ha aggiunto il ministro della Salute  – intervenire rapidamente con un impegno e una maggiore responsabilità a tutti i livelli”.

DA SAPERE –  Il vaccino contro il virus del morbillo è efficace nel prevenire la malattia. La vaccinazione ha portato ad una diminuzione del 75% dei decessi tra il 2000 e il 2013. Febbre molto alta, tosse, occhi rossi, poi l’esantema e nel 30% dei casi la possibilità di sviluppare complicanze anche gravi come cecità, infiammazione del cervello, polmonite.

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