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Economia

Gelate ad aprile, Cisterna chiede lo stato di calamità. Aprilia raduna gli agricoltori alla Fiera di Campoverde

Aspal: "Danni per 10 milioni". Coldiretti: "Colpite viti, kiwi nel nord pontino, e a Fondi zucchine e pomodori"

CISTERNA– Basta osservare lo stato delle coltivazioni di kiwi (in foto) per capire che le gelate arrivate dopo Pasqua hanno causato danni che sarà impossibile riparare. E per le viti non va meglio. E’ per questo che i comuni di Cisterna e Aprilia si stanno mobilitando  e hanno convocato rispettivamente per giovedì e venerdì riunioni con i rappresentanti di categoria Coldiretti, Confagricoltura e Confederazione Italiana Agricoltori.

Le temperature che hanno fatto scendere il termometro sotto lo zero dopo un periodo di caldo eccezionale sono arrivati come una mannaia sui germogli. “Cisterna – ha annunciato i sindaco Eleonora Della Penna – ha raccolto le istanze degli agricoltori e inviato alla Regione Lazio la richiesta di attivazione della procedure per il riconoscimento da parte del Consiglio dei Ministri dello Stato di calamità naturale”. Il Comune chiede inoltre l’istituzione di un tavolo di crisi territoriale.

Aprilia è sulla stessa scia. L’amministrazione vuole ascoltare i coltivatori e “sulla scorta delle loro osservazioni e istanze, confrontarsi con gli uffici regionali competenti per affrontare i problemi, anche economici, derivanti dal danneggiamento delle coltivazioni per maltempo”. Ha convocato quindi gli stati generali dell’agricoltura venerdì 28 aprile, alle ore 11.30, presso la Sala Convegni allestita nel polo fieristico di Campoverde nell’ambito della 32esima edizione della Mostra Agricola.

A far sentire la propria voce erano state per prime le associazioni di categoria. Per l’Aspal, l’Associazione Produttori Agricoli del Lazio i danni ammontano a 10 milioni di euro. Le gelate hanno colpito “i germogli appena sbocciati della vite e del kiwi oltre che tutte le colture agricole. I nostri agricoltori – spiega il presidente dell’Aspal Stefano Gianmatteo – sono in una situazione di disagio economico senza precedenti e che rischia di dare il colpo di grazia agli operatori sempre più abbandonati al proprio destino nonostante l’agricoltura rappresenti da sempre il settore primario di tutta la catena agro-alimentare”.

 “Pensavamo di averla fatta franca, ma purtroppo la gelata di venerdì è stata fatale, soprattutto per le coltivazioni nei comuni di Aprilia e Cisterna” aggiunge Giuseppe Peduto, segretario di zona Coldiretti. Danneggiati vigneti  (ettari di Trebbiano e Malvasia coltivati e impiegati per i vini comuni e per le Igp) e le coltivazioni di kiwi. Decine le aziende danneggiate. Situazione difficile anche nella piana di Fondi. “Tutti coloro che avevano seminato in campo aperto hanno perso il raccolto. Il gelo – spiega il segretario di zona Lino Conti – ha bruciato le piantine di zucchine e pomodori. Addirittura in qualche caso sono andate perse anche le produzioni in serra”. “Le conseguenze del crollo della produzione – commenta Carlo Crocetti, presidente della Coldiretti di Latina – si scaricheranno sui redditi dei produttori. Il settore dell’orticoltura ha subito un colpo durissimo, di fronte al quale dovremo reagire con contromisure adeguate. Intanto invito i consumatori a tenere alta la guardia contro le speculazioni e a fare attenzione a coloro che dovessero spacciati per pontini ortaggi importati chissà da dove”. “Stiamo concludendo la fase degli accertamenti per avere contezza dei danni causati dalla gelata di venerdì notte, che comunque appaiono sin da ora ingenti, dell’ordine di qualche milione di euro. Completata la verifica – anticipa il direttore della Coldiretti di Latina, Pietro Greco – non è escluso che chiederemo ai comuni di procedere alla richiesta del riconoscimento dello stato di calamità naturale e, agli interlocutori statali, anche un abbattimento degli interessi sui prestiti in corso e sgravi contributivi per dare ossigeno al settore orticolo di Latina e provincia oggi in evidente sofferenza”.

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