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Achantus, quando il viaggio porta alla meta: a Latina la sartoria sociale dei rifugiati

La cooperativa Astrolabio ha avviato il progetto di accoglienza: "Qui le donne riprendono in mano la loro vita"

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LATINA – Hanno attraversato il mar Mediterraneo rischiando la vita, insieme con persone care che magari l’hanno persa; hanno compiuto viaggi pazzeschi di Paese in Paese fino al gommone che li ha portati in Italia. Ognuno di loro ha una storia dolorosa da lasciarsi alle spalle e ci sta riuscendo. Oggi sorridono, seduti una accanto all’altro in un silenzioso, pulito e moderno  laboratorio, tra stoffe e macchine da cucire, impegnati a realizzare coperte, borse, scarpine, lenzuola, cuscini. Qui in un appartamento di Viale XXI Aprile, le forbici sono diventate metafora del “taglio” con la vecchia vita e mezzo per rifarsene una nuova.

E’ il riscatto per un gruppo di rifugiati (venti, in tutto, tra cui due ragazzi) che lavorano nell’Atelier Achantus, una realtà di casa nostra, che lascia a bocca aperta.

Il viaggio compiuto qualche anno fa, e che per tutti è stato a tratti un incubo, li ha portati alla giusta destinazione, tra le braccia sicure della cooperativa Astrolabio di Latina, dove Pina Vallerotonda e Ramona Cardinale hanno inventato e gestiscono da oltre un anno una sartoria sociale. Un progetto talmente riuscito da essere stato scelto dall’Unchr tra quelli virtuosi esistenti nel Lazio, da mostrare come buona pratica. Per questo, alcuni giorni fa, l’attrice Nancy Brilli, ambasciatrice dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha festeggiato a Latina il primo compleanno di Achantus.

“L’idea nasce da un’esperienza sperimentata dalla cooperativa Astrolabio dal 2011 nell’ambito di un programma di accoglienza dei richiedenti asilo oggi gestito dalla Prefettura di Latina. Durante il periodo di accoglienza è nato un po’ per gioco e molto per la voglia delle donne di rendersi attive, un piccolo laboratorio di sartoria e composizioni floreali – racconta Pina Vallerotonda – Per quegli ospiti il progetto si è concluso, ma visto che aveva funzionato si è pensato di sviluppare l’idea in maniera più concreta”.

Questo è l’Atelier Achantus, moda e sostenibilità. La Astrolabio oggi accoglie rifugiati e richiedenti asilo inseriti nel sistema Sprar del Ministero dell’Interno, donne e uomini che possono integrarsi  senza perdere il loro patrimonio culturale e riprendere in mano la propria vita, come hanno raccontato in Qui Latina, su Radio Luna, Pina Vallerotonda e Ramona Cardinale

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Nell’Atelier Achantus si realizzano anche corsi di cucito a macchina e a mano e corsi di maglia ai ferri e all’uncinetto.

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