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cultura

Il teatro D’annunzio sarà gestito dai privati, lo ha deciso il Consiglio comunale. Opposizione contraria

la gara pubblica dal valore di 100 mila euro, sarà pubblicata a breve e avrà la durata di tre anni.

LATINA – Il Consiglio Comunale di Latina, con i soli voti della maggioranza di Lbc ha approvato la gestione privata del Teatro D’annunzio.  Le opposizioni hanno votato contro. E’ stata in sostanza approvata una modifica al documento unico di programmazione che prevedeva la gestione pubblica del teatro. L’affidamento ai privati sarà espletato tramite una gara pubblica dal valore di 100 mila euro all’anno per tre anni.

Il bando, che sarà pubblicato il prima possibile,  prevederà 40 giornate di spettacoli dal vivo, 20 giornate riservate all’amministrazione e 15 al Teatro dei Ragazzi.

OPPOSIZIONE – Critica l’opposizione: “La scelta di affidare ad un privato per tre anni la gestione del Palacultura con un impegno finanziario di 100mila euro è la dimostrazione della totale assenza di un progetto organico e definito sugli spazi culturali in città da parte della Giunta Coletta”. A dirlo Enrico Forte, Nicoletta Zuliani e Massimiliano Carnevale del gruppo del Pd in Consiglio comunale. “Sarebbe stato utile parlarne e avere una visione più approfondita e ampia sugli spazi culturali della città, alcuni dei quali sono stati dati in gestione a privati da anni senza che il Comune abbia un ritorno economico. La proposta dell’amministrazione non ci consente di sapere quale è l’idea per il futuro, cosa giustifica tale scelta e quale percorso si intende seguire per arrivare, eventualmente, all’istituzione di una fondazione. L’affidamento ad un privato non risolve il problema dell’organizzazione delle attività culturali e teatrali: un ente gestore, infatti, deve essere soprattutto in grado di fare produzione che è l’unico strumento per trasformare quegli spazi in impresa culturale e in questo contesto anche la figura del direttore artistico diventa fondamentale per la riuscita di un’operazione del genere”.

“E – continuano – mentre in bilancio ci sono soltanto 20mila euro per le attività culturali, il Comune impegna 100mila euro per far gestire il teatro ai privati: senza considerare che Latina è inserita in Atcl, il circuito teatrale dei Comuni del Lazio, soggetto pubblico pagato con i soldi dei cittadini rispetto al quale non è dato sapere come si comporterà il futuro gestore del Palacultura. Una sorta di corto circuito – concludono Forte, Zuliani e Carnevale – per una proposta che non offre prospettive”. La soluzione proposta? “Un ente gestore partecipato all’interno del quale l’amministrazione possa definire un proprio progetto culturale per lo sviluppo e la produzione teatrale e più in generale culturale”.

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