ASCOLTA RADIO LUNA ASCOLTA RADIO IMMAGINE ASCOLTA RADIO LATINA  

il dibattito

Vaccini, a Latina un gruppo WhatsApp con 160 genitori per scambiarsi informazioni

Organizzata la proiezione di un documentario che è stato molto contestato, Colazza: "Non siamo no vax, illustreremo anche le altre posizioni"

LATINA – Lo premettono subito, non sono “No vax”, “Siamo invece un gruppo di genitori, molti dei quali hanno vaccinato i propri figli, altri che non ritengono di doverlo fare prima della scuola dell’obbligo, che vogliono avere una visione a 360 gradi sulla obbligatorietà dei vaccini”.

E per questa sera al centro Olistico Azzurro in via Isonzo, a Latina hanno organizzato la proiezione del documentario “Il ragionevole dubbio” di Ambra Fedrigo, molto contestato, in cui parlano, per citarne alcuni, Eugenio Serravalle, pediatra e presidente dell’associazione Assis (definiti scettici) e il radiato Roberto Gava.

Una proiezione di due ore in cui non è previsto un contraddittorio “Ma vogliamo organizzare al più presto altri incontri”, assicurano. Un primo incontro, con l’avvallo del Comune, si è già tenuto a Bassiano e l’adesione è stata buona. “Tutto nasce da un gruppo WhatsApp che conta, solo a Latina 160 persone, a cui si aggiungono le altrettante di Aprilia e Pomezia in altri gruppi simili. Abbiamo anche organizzato un incontro con alcuni avvocati a cui hanno partecipato, per esempio, anche dirigenti scolastici, perché anche loro, evidentemente, sentono l’esigenza di capire che cosa accadrà a settembre”. Significa che, se da una parte è vero che la stragrande maggioranza dei genitori vaccina i propri figli nei tempi e nei modi indicati dal Ministero capendone l’importanza, è vero anche che ce ne sono molti altri che invece vogliono guardare altri aspetti e ascoltare anche altri punti di vista.

Quello di questa sera, dunque, è solo il primo di una serie di incontri che non prevederanno, secondo quanto spiegato dai genitori che abbiamo ascoltato, un’unica voce, ma che proporranno posizione pro e contro.

ASCOLTA LAURA COLAZZA

1 Commento

1 Commento

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

In Alto