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Appicca un incendio a Latina, arrestato dalla Mobile Marco Colandrea. Lo vede una donna e chiama il 113

Operazione mirata dei carabinieri tra Sermoneta e Norma i centri Lepini più colpiti in estate

 

LATINA – Si è rivelata fondamentale la segnalazione di una donna che era in auto con la figlia piccola  per arrestare in flagranza un piromane mentre ancora armeggiava con alcune riviste che aveva incendiato per appiccare un incendio in città. E’ stato lui, Marco Colandrea, classe 1972, residente a Latina, a causare volontariamente il rogo che questa mattina ha bruciato l’area incolta tra Viale Le Corbusier e via Magenta, alle spalle del Liceo Pedagogico Alessandro Manzoni di Latina. La giovane mamma  ha scattato una foto che per la polizia rappresenta una prova schiacciante e sopratutto ha avvertito immediatamente il 113: la squadra mobile con altrettanta tempestività è arrivata sul posto e ha bloccato il 44enne accusato ora di incendio doloso aggravato, da una serie di motivi:  le fiamme erano a poca distanza da alcune abitazioni, dalla scuola e da un distributore di benzina.

Quando è scattato l’allarme gli agenti hanno trovato l’uomo, che di recente ha seguito un corso da giardiniere, ancora chino su volantini e  riviste. Si è giustificato raccontando di aver bruciato dei ricordi legati ad una vecchia relazione, poi invece ha detto di aver voluto ripulire l’area dalle sterpaglie. Una serie di scuse insomma che poco reggono. I poliziotti nel corso di una perquisizione a casa dell’incendiario  hanno sequestrato un accendino di quelli allungati, simile a quelli utilizzati per il barbecue che l’uomo teneva all’ingresso di casa e non in cucina. <E’ stata importante la presenza dei miei uomini sul territorio che sono prontamente intervenuti, le indagini però proseguono e non si fermano>, ha detto nel corso della conferenza stampa il dirigente della Squadra Mobile Carmine Mosca.

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Colandrea sarà processato per direttissima.

IL PLAUSO DEL SINDACO – “E’ doveroso rivolgere un plauso e un ringraziamento agli agenti della Squadra Mobile che hanno arrestato l’autore del rogo divampato questa mattina in via Magenta, alle spalle del Liceo Manzoni.

Le indagini proseguiranno, è importante che gli inquirenti lavorino per fare chiarezza, perché non vi sia la minima ambiguità attorno alle dinamiche di innesco e sviluppo della scia di incendi che sta interessando la città e la nostra provincia. La persistenza e la frequenza di questi episodi fanno pensare alla mano dell’uomo. E’ una vera e propria aggressione al territorio che, oltre ai gravi danni ambientali con ettari di vegetazione bruciati sui Lepini, sta impegnando da diversi giorni molti mezzi e risorse e sta mettendo in pericolo la sicurezza delle persone e in un caso, ricordiamolo, è costata la vita ad un uomo. Ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile, a tutti coloro che con coraggio ed instancabile impegno stanno intervenendo nelle operazioni di spegnimento dei roghi, va la nostra riconoscenza.

Se si darà seguito al procedimento giudiziario nei confronti del soggetto arrestato oggi, il Comune si riserverà di costituirsi parte civile.

SERMONETA  -E dopo i violenti roghi che hanno devastato decine e decine di ettari sui Lepini, i carabinieri mettono in campo un dispositivo di controllo speciale. E’ in corso in queste ore una vasta operazione di lotta ai piromani e agli incendiari che hanno appiccato le fiamme strategicamente in più punti nei giorni scorsi, producendo come risultato la devastazione delle aree boschive in alcuni dei punti paesaggisticamente più belli del territorio. A Sermoneta e a Norma, in particolare, dove le fiamme hanno anche accerchiato il  sito archeologico dell’Antica Norba.

“Tolleranza zero”, assicura il maggiore Pietro Di Miccoli del Comando provinciale di Latina, che coordina le forze in campo in collaborazione con il maresciallo Vicedomini comandante della Stazione carabinieri di Sermoneta. I controlli vengono svolti oltre che dai carabinieri del Reparto territoriale di Aprilia, dai militari della Cio, la Compagnia d’intervento operativo dell’8° Battaglione Lazio, oggi con l’ausilio della Fiamma, l’elicottero dell’Arma levatosi in volo dall’aeroporto di Pratica di Mare, e che sta controllando dall’altro la zona.

I controlli anti-piromani e in genere un più stretto controllo del territorio nelle zone sensibili – aggiungono dall’Arma – dureranno fino a quando il rischio incendi resterà alto.

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