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l'intervista

Palabianchini, l’ultimo grattacapo di Coletta: “Sarà tutto pronto entro settembre”

Il sindaco ricostruisce la vicenda che ha tenuto banco a fine estate e che lo ha messo sotto il tiro incrociato dello sport

LATINA – “Troppe volte questa città è andata in autostrada contromano”. Il sindaco di Latina Damiano Coletta, che ha incontrato oggi il tecnico della sicurezza incaricato della ricognizione sugli impianti elettrici e le vie di fuga del Palabianchini in vista della sua riapertura, risponde così alle accuse di inefficienza piovute sulla sua Amministrazione quando la scorsa settimana è stato annunciato che la struttura non era pronta ad ospitare gli allenamenti delle squadre di volley, basket e calcio a 5. Ma ora il punto è andare avanti ovvero garantire la riapertura agli atleti e al pubblico dell’impianto sportivo. In tempo per i Campionati, una scommessa sulla quale Coletta si gioca una bella fetta di reputazione.

“Abbiamo trovato la strada per fare una sorta di controllo preliminare sulle maggiori criticità relative alla sicurezza e quindi all’agibilità della struttura. Nel rispetto della scelta fatta dal dirigente (che non ha firmato la deroga all’ingresso delle società) vogliamo arrivare ad acquisire un minimo di certificazione ulteriore che possa consentire la riapertura del Palabianchini agli allenamenti. Per il resto, cioè per la riapertura al pubblico, c’è il mese di settembre”, spiega il sindaco. Dunque in settimana gli atleti dovrebbero riconquistare il parquet, poi, ad autunno iniziato, il palazzetto sarà aperto anche al pubblico e sarà effettuato il previsto ampliamento di 400 posti necessario per il Campionato di Superlega di volley. Un impegno preso a luglio con la società sportiva, confermato ora, e che, insieme agli altri lavori del palazzetto, costerà all’ente 500mila euro in un momento non facile della vita finanziaria del Comune di Latina.

E’ anche per questa ragione che pesano le parole usate dai presidenti di volley, basket e calcio a 5 all’indirizzo di Piazza del Popolo. Solo per citare quel: “dilettanti allo sbaraglio” pronunciato pubblicamente in una conferenza stampa congiunta all’Hotel Europa. Coletta non commenta, e passa oltre: “Non ho ancora incontrato le società, ma lo farò presto, per spiegare qual è il cronoprogramma”, dice.

Ma perché non si poteva fare prima? Perché questo ritardo che appare colpevole e per questo insopportabile? Di certo ad aver complicato cose già poco chiare, è stato l’inasprimento delle misure di sicurezza nei luoghi destinati ad ospitare eventi e manifestazioni sportive e ludiche: “Si tratta delle misure antiterrorismo – spiega Coletta – E siccome la nebulosità è una caratteristica di ciò che abbiamo ereditato, le cose, per quanto programmate, in questo Comune si presentano sempre più difficili del previsto. Mi riferisco alla parte documentale. Abbiamo scoperto che ci sono certificazioni fatte e non fatte, assegnazioni di lavori su cui è bene far luce. La necessità di un rigore maggiore ci ha portato a seguire un filo che era sempre più ingarbugliato e siccome parliamo di sicurezza, glissare non era possibile”.

Come per il mercato annonario, come per il D’Annunzio, anche il Palabianchini alla fine è diventato una bella gatta da pelare per gli Lbc. “Quello che stiamo facendo non è ripristinare la normalità, ma avere qualcosa di più in termini di sicurezza”. Entro settembre.

ASCOLTA COLETTA

 

 

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