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PlasticFreeBeaches

Spiagge libere dalle plastiche, Terracina sito pilota italiano

Nove stabilimenti ospitano le tappe della campagna di Legambiente: in 5 minuti puoi salvare una tartaruga marina

TERRACINA – Liberare le spiagge dai rifiuti in plastica che inquinano anche il mare ed entrano nella catena alimentare ingerite dai pesci che mangiamo. Non è solo un sogno ma l’obiettivo del progetto #PlasticFreeBeaches che ha scelto Terracina come sito pilota italiano.

Il programma internazionale di Legambiente, che ha come obiettivo la definizione della cosiddetta “multistakeholder governance” proposta da Legambiente all’ONU come modello mondiale in cui ogni operatore economico, sociale, scolastico, istituzionale sarà coinvolto per raggiungere l’obiettivo di avere una Spiaggia Senza Plastiche (#plasticfreebeaches) sensibilizzando tutti (cittadini, turisti, sportivi, pescatori, esercenti, scuole, gestori dei rifiuti, operatori turistici) ad una raccolta e un’analisi differenziata dei rifiuti e al cambiamento dei comportamenti di acquisto, riducendo in particolare il packaging usa e getta di plastica,   è entrato nel vivo con il primo di una serie di appuntamenti di sensibilizzazione che si terranno dal 21 al 31 agosto sulle spiagge della città pontina, un intenso calendario di eco-animazioni che vedrà impegnata terracina nella sfida #5MINUTESCHALLENGE ovvero, in 5 minuti puoi salvare una tartaruga marina.

Il 21 agosto  il via nello stabilimento Italcanada (c’era anche Radio Luna) e oggi (22) si prosegue allo Shangri là, poi il 23 a Torre del Sole, il 24 agosto al Piccolo Lido,  poi tocca a Il Galeone (25), Il Gabbiano (28), ad  Alberto a Mare (29), a La Riva di Traiano (30) e La Rotonda (31).

Terracina è stata scelta per aver contribuito ai risultati presentati da Legambiente all’ONU a giugno scorso attraverso l’analisi e la classificazione dei rifiuti spiaggiati, marini e sui fondali fatte dai volontari del Circolo locale, ed è oggi il sito marino e costiero che rappresenta l’Italia nel progetto internazionale #PlasticFreeBeaches, che fa parte del programma “Beyond Plastic Med” finanziato dalla Fondazione del Principato di Monaco, progetto assegnato a Legambiente a seguito di una serrata competizione a cui hanno partecipato numerose e titolate organizzazioni internazionali

Dopo l’avvio del progetto e la consegna dei kit informativi e dei bidoni di raccolta delle plastiche e la presentazione dell’iniziativa a tutti i partecipanti, è stato concordato un ampio calendario di eco-animazioni imperniate sulla sfida internazionale #5minuteschallenge- In 5 minuti puoi salvare una tartaruga marina.

LO STUDIO  – In 2600 km di navigazione lungo i mari italiani Goletta Verde ha incontrato una presenza massiccia di plastica. L’ingestione del marine litter, è stata documentata  – spiegano gli studiosi dell’imbarcazione – in oltre 180 specie marine. “Un fenomeno che arreca a questi organismi, in particolare tartarughe e cetacei, gravi danni, spesso letali. Ma, purtroppo, il problema non è circoscritto ai soli rifiuti galleggianti ma è aggravato da tutto ciò che non è visibile. Parliamo delle tonnellate di rifiuti che giacciono sui nostri fondali ma anche delle microparticelle di plastica, risultato della frammentazione di rifiuti più grandi, la cui presenza è stata riscontrata in tutti i campionamenti del battello ambientalista.  Questi frammenti, una volta ingeriti dai pesci, finiscono sulle nostre tavole, contaminando di fatto l’intera catena alimentare”.

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