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Volley, Basket e Calcio a 5 sul piede di guerra, i presidenti: “Meglio lasciare”

La conferenza dopo la decisione del Comune di tenere chiuso il Palabianchini

LATINA – Che cosa accadrà ora? La domanda è lecita dopo la decisione del Comune di Latina di lasciare il Palabianchini chiuso a causa di un mancato collaudo. “Dobbiamo sapere che cosa ne sarà di noi – dice il presidente della Benaquista basket Lucio Benaquista, un veterano dello sport a Latina, il primo a prendere parola nella conferenza stampa convocata dalle tre società all’Hotel Europa- Andare a giocare a Roma, a Frosinone, a Pomezia? Non ne sento la necessità, meglio lasciare tutto. Offendere le nostre attività con questo sistema è stato veramente vergognoso. Ci chiediamo: perché questa inibizione alla frequenza? Mancano i soldi per riparare o è negligenza burocratica dei dirigenti? Ci devono far sapere se le cose si possono risolvere in un anno, un mese o mai? Soffrire per lo sport non è una cosa che dobbiamo fare per forza”.

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FALIVENE – Per il volley la questione è ancora più amplia perché esiste anche un documento firmato dal sindaco per l’ampliamento: “In quel documento ci sono degli impegni precisi, e non a caso l’ad della Lega mi ha chiesto  che cosa sta accadendo”. Non si escludono anche richiesta di risarcimento danni, il volley conta già diversi abbonati, sponsor e giocatori, e non è escluso che anche la Lega chieda rimborsi al Comune: “In questi anni di volley pensavo di aver già visto tutto a Latina: negli anni c’è perfino stato un assessore allo sport che mi ha chiesto di chiamare la Lega per spostare una partita che a lui serviva il palazzetto, ma trovarsi al 21 di agosto con il divieto a entrare nel palazzo che tra l’altro, non ci è mai stata notificata, con atleti che arrivano da ogni parte del mondo, non credo sia una buona pubblicità per la città. Le società finora hanno fatto fin troppo,  pesavamo che qualcosa sarebbe cambiato. Se in questi anni abbiamo capito che esistono soluzioni tampone, soluzioni ponte, ebbene, bisogna trovarne una adatta a Latina”. Poi la provocazione: “Io sono sul mercato, c’è qualcuno che vuole comprare la società? Parliamone. Perché continuare a buttare soldi, pazienza e tempo per sentirsi dire: “non si può fare, al massimo la prima la giochi fuori”. C’è un approccio talmente semplicistico, sono dilettanti allo sbaraglio. E’ giunto il tempo che qualcuno inventi il reato di manifesta incapacità a livello amministrativo. Il palazzetto, la piscina e parte dello stadio della seconda città del lazio sono chiusi, vi sembra normale? Non si può più dire, dopo 15 mesi: è colpa degli altri. Nel mio mestiere dopo un anno gli imprenditori chiedono il conto”.

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LA STARZA – “Siamo qui per raccontare una vicenda tanto paradossale quanto triste – dice il presidente del Latina Calcio a 5 che chiede aiuto ai giornalisti – Trovo molto grave il fatto che non sia stata fatta nessuna comunicazione, 4e che abbiamo dovuto sapere della chiusura dai custodi del palazzetto. in Comune sono stato trattato come un mendicante, nessuno mi ha ricevuto, mi hanno fatto girare come una trottola da un ufficio all’altro senza concludere nulla. C’ un rischio concreto di perdere sponsor e interrompere contratti con i calciatori”.

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