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l'appuntamento

Bene Comune, un festival per raccontarlo. E Latina c’è

Il sindaco Coletta parlerà a Imola per raccontare l'esperienza del capoluogo

LATINA – Latina ha reso centrale con le ultime elezioni amministrative il concetto di Bene Comune trovandosi esattamente nel solco di un filone di pensiero tutt’altro che locale, che vuole cambiare la prospettiva e l’agire della politica. Non è dato sapere se ci riuscirà, ma il primo passo è stato compiuto. E ora, proprio per questo suo essere esempio del cambiamento, il capoluogo pontino è stato coinvolto in un evento nazionale, il primo, dedicato alle buone prassi di bene comune e pubblica utilità: il I Festival della Pubblica utilità, in programma ad Imola il prossimo 20 ottobre.

Per  i detrattori del sindaco Damiano Coletta, si tratta di un’ inutile vetrina che distoglie dalle cose serie. Per i sostenitori di Latina Bene Comune, è al contrario un’ utile occasione di confronto con altre realtà (anche molto diverse) per conoscere chi e dove si pratica il valore affermato nella vita quotidiana.

IL FESTIVAL  – Il senso dell’appuntamento è esplorare le “nuove geografie del valore” come recita la locandina del Festival (ospitato nell’Autodromo Enzo e Dino Ferrari): “Occorre ripensare  il concetto di pubblica utilità, allargandone i confini al di là dell’azione esclusiva della pubblica amministrazione – è il parere di Symbola, la Fondazione che ha promosso e organizzato l’evento –  E’ questa la sfida posta dal Festival della pubblica utilità”.

IL PROGRAMMA  – Il festival si apre con la presentazione dei risultati delle ricerca  Ipsos-Symbola. Per la prima volta vengono valutate la capacità e la consapevolezza degli italiani rispetto alla prospettiva di incidere positivamente sulla propria vita e su quella degli altri. Nando Pagnoncelli, Chief Executive di Ipsos, ha raccolto  dati, opinioni e storie, e spiegherà come gli italiani vivono le azioni tese alla realizzazione del benessere collettivo, se si sentono solo fruitori di servizi, in quanto contribuenti, o se e come intendono dare un contributo per migliorare le proprie comunità e il proprio Paese.

IL CONFRONTO CON IL GOVERNO E LA RAI – Ad Imola venerdì 20 ottobre ne discutono esponenti del governo, delle amministrazioni comunali e regionali, rappresentanti di imprese e del volontariato, particolarmente impegnati nel sociale, un settore che, come ormai è dimostrato, genera valore pubblico.  Si confrontano sul valore sociale del servizio di pubblica utilità il presidente di Symbola, Ermete Realacci, il sindaco di Imola, Daniele Manca, il presidente del consorzio Conami, Stefano Manara, con il ministro per lo Sport, Luca Lotti, la ministra per la Pubblica amministrazione e Innovazione, Marianna Madia, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Angelo Rughetti, la presidente della Rai, Monica Maggioni.

L’ITALIA CHE INNOVA – A seguire, spazio alle storie dell’Italia che innova con una tavola rotonda, coordinata dal direttore di Radio 3, Marino Sinibaldi. Intervengono il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, la presidente della Regione Umbria, Katiuscia Marini, il sindaco di Latina, Damiano Coletta, Leonardo Bassilichi, presidente della Bassilichi, l’azienda che opera nel mercato dei “payments” e del “Back office”, che si rivolge a banche, aziende e pubblica amministrazione, l’amministratore delegato di Poste italiane, Matteo Del Fante, il direttore della Reggia di Caserta, Mauro Felicori, Marco Frey, presidente di Cittadinanza attiva e presidente del comitato scientifico della Fondazione Symbola, Agostino Giovagnoli, professore ordinario di Storia contemporanea dell’università cattolica del Sacro cuore. E ancora Vincenzo Linarello, presidente della cooperativa Goel, che in Calabria, nella Locride, aiuta gli agricoltori locali a liberarsi dalla mediazione imposta dai grossisti locali, spesso collusi con la ‘ndrangheta, e Mauro Lusetti, presidente della Legacoop.

IMPRESE E TERRITORIO – Nel pomeriggio, la discussione si concentra sull’interazione tra impresa e territorio, intesa come gioco di squadra. Mauro Berruto, già Ct della nazionale di volley, ora amministratore delegato della Scuola Holden, dialoga con Stefano Bonaccini, presidente della Regione Emilia Romagna, Tomaso Tommasi di Vignano, presidente Hera, una multi utility che investe sullo sviluppo del territorio e sull’uso efficiente delle risorse, e che nel 2016, grazie alla collaborazione con 50 cooperative sociali, ha promosso l’inserimento lavorativo di oltre 740 persone svantaggiate. Un impegno che l’ha collocata recentemente tra le prime 20 aziende al mondo per investimenti etici; Gianluca Ceroni, direttore generale Banca credito cooperativo ravennate, forlivese ed imolese che ha sviluppato azioni e progetti per il sostegno delle aree interne, Andrea Falessi, responsabile relazioni esterne ed istituzionali OpenFiber, l’azienda che porta la fibra ottica a banda ultralarga in tutta Italia; Enrico Pavesi, direttore ingegneria del Gruppo dolciario Ferrero, Sergio Galbiati, vicepresidente LFoundry, l’azienda di Avezzano specializzata in microelettronica; Angelo Inglese, titolare della Sartoria G. Inglese, che negli anni ’50 era un piccolo laboratorio a Ginosa, in provincia di Taranto e che ha vestito 5 presidenti degli Usa, dando lavoro a decine di addetti; Carlo Montalbetti, direttore generale Comieco, il consorzio nazionale delle aziende che riciclano imballaggi di carta realtà che da , Beppe Sardu, presidente del consorzio Acque, Luca Talluri, presidente Federcasa.

VOLONTARIATO E VALORE SOCIALE – Chi si impegna nel settore del volontariato dimostra come la società spesso può generare valore pubblico. Il direttore de Linkiesta, Francesco Cancellato, ne discute con Leopoldo Freyrie, presidente della Fondazione Riuso, Rossella Muroni, presidente nazionale Legambiente, Paolo Venturi, direttore dell’associazione Aiccon, che racconterà l’esperienza delle cooperative di territorio; Augusto Cavina, direttore Montecatone Rehabilitation institute, l’ospedale imolese per la riabilitazione; Danilo Oppedisano, presidente squadra di calcio disabili Domino Frascati, Stefano Soro, presidente squadra di calcio disabili Albano primavera. Tutti e due partecipano al progetto Quarta categoria, grazie al quale squadre di calcio di serie A e B “adottano” squadre di disabili, le sostengono e le fanno giocare in un campionato parallelo alla Coppa Italia.

NUOVE IDEE PER LE CITTA’ – Lavorare per la pubblica utilità favorisce anche nuove idee di città e società, come spiega a Marino Sinibaldi e a Luca De Biase, caporedattore Nova 24, l’architetto Mario Cucinella, fondatore di Mc architect, specializzato in sostenibilità ambientale, curatore del Padiglione Italia alla 16esima Mostra internazionale di Architettura della Biennale di Venezia.

IMOLA, PRIMO ESPERIMENTO –  L’esperimento vuole essere un “numero zero”, pronto ad essere replicato e moltiplicato negli anni a venire con nuove idee, nuove storie e nuove esperienze – assicurano da Symbola. E chissà che Latina non riesca nel tempo a diventare città ospitante

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