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Gelate di aprile, il Ministero riconosce i danni all’agricoltura

Ma il maltempo di domenica ha fatto già altri danni. Coldiretti: "Nemmeno il tempo di gioire"

LATINA – Un sospiro di sollievo per gli agricoltori del Lazio. E’ di oggi la notizia che il Mipaf ha riconosciuto i danni per le gelate dello scorso aprile. L’elenco comprende Aprilia, Cisterna di Latina, Cori, Fondi, Latina, Pontinia, Priverno, Roccagorga, Roccasecca dei Volsci, Sabaudia, Sermoneta, Sezze e Terracina;

“Sono davvero soddisfatto per l’approvazione da parte del Ministero delle Politiche Agricole della proposta avanzata dalla Regione Lazio declaratoria di eccezionalità dei danni causati dalle gelate verificatesi nello scorso mese di aprile. E’ un aiuto concreto per le imprese agricole del nostro territorio”, Dichiara in una nota il Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti.

«Giunge finalmente a termine e con esisto positivo – commentano l’assessore alle Politiche Agricole Claudio Chinatti ed il sindaco di Cisterna Eleonora Della Penna – il lavoro svolto  per ottenere il riconoscimento del carattere di eccezionalità delle gelate del mese di aprile scorso. Un evento calamitoso che ha colpito molte aziende del nostro territorio mettendo in pericolo le coltivazioni di kiwi, uva e altre produzioni con un impatto ingente sul reddito delle aziende e quindi sulla nostra intera economia locale. Il Comune di Cisterna è stato il primo ad attivarsi”.

Per il consigliere regionale Enrico Forte “si tratta di un risultato importante ottenuto grazie all’impegno congiunto delle istituzioni, in particolare dell’amministrazione regionale, e delle aziende agricole con le quali si sono tenuti numerosi incontri proprio per ottenere il riconoscimento dei danni subiti in conseguenza di eventi climatici particolarmente avversi. Ancora una volta la Regione – conclude il consigliere regionale – con grande tempestività si è fatta portavoce delle istanze degli agricoltori riuscendo a far riconoscere loro la possibilità di accedere alle competenze previste dalla normativa vigente”.

Da questo momento, dalla data di pubblicazione sulla GURI del Decreto Ministeriale, decorrono, per le imprese agricole ricadenti nel territorio delimitato, i 45 giorni per la presentazione della domanda di richiesta di contributo alle Aree Agricoltura Decentrate competenti. Subito dopo, il Ministero disporrà con proprio decreto il piano di riparto delle somme da prelevarsi dal Fondo di Solidarietà Nazionale.

MA ORA CI SONO I DANNI PER IL MALTEMPO DI DOMENICA – Per Coldiretti però c’è da pensare già ad un’altra emergenza:  “Non abbiamo nemmeno potuto rallegrarci per la pubblicazione del decreto che spalanca le porte ai risarcimenti per le aziende danneggiate dalle gelate, che subito è risuonato il nuovo allarme da Terracina dove la tromba d’aria, accompagnata dalle violente precipitazioni e dal forte vento, ha causato nuovi, ingenti danni”, dice Pietro Greco, direttore della Coldiretti di Latina. L’eccezionale ondata di maltempo ha danneggiato serre, coltivazioni in campo aperto, annessi rurali, impianti produttivi, stalle, fienili. Decine le aziende colpite.

La prima ricognizione effettuata dai tecnici dell’ufficio di zona della Coldiretti offre un quadro desolante. Al momento le zone di Terracina più colpite risultano essere le località che si affacciano lungo le Migliare 57 e 58, lungo la statale Appia, Guardiola, Borgo Hermada, Lungo Sisto, via Sanguigna. La furia del vento non ha risparmiato nemmeno la zona di San Vito, nel comune di San Felice Circeo. La tromba d’aria ha colpito a macchia di leopardo, in queste ore la mappa dei territori coinvolti sarà completata con l’aggiunta delle altre località. “Stiamo consegnando ai nostri soci i moduli per certificare i danni subiti. Le singole pratiche saranno poi consegnate al Comune che, a sua volta, si attiverà per girarle all’Area Decentrata Agricoltura e alla Regione Lazio. “Questa ulteriore batosta – dice il presidente della federazione provinciale Coldiretti, Carlo Crocetti – proprio non ci voleva, ma dobbiamo reagire, adempiendo subito alle procedure amministrative per metterci nelle condizioni di poter accedere agli eventuali indennizzi”.

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