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dibattito al circolo cittadino

Pennacchi sul calcio in città: “Latina razzista ha abbandonato la squadra perché Maietta è nero e Cha Cha zingaro”

La strana teoria del Premio Strega suscita i fischi della sala. Olivera: "Non mi piace quello che ha detto quel signore"

LATINA – “Non mi piace quello che ha detto quel signore… negro qui, negro là… io e i miei figli non abbiamo mai avuto problemi a Latina, nessuno ci ha mai discriminato”. Il centrocampista uruguayano  del Latina Ruben Olivera (ora nella rosa di mister Andrea Chiappini, ma nerazzurro anche quando la squadra era in serie B) conclude così l’incontro sul tema “Il calcio in città”, promosso dal Festival della Narrazione Potere alle Storie.

Al Circolo Cittadino dove si sono riuniti per dibattere Vincenzo D’Amico, ex calciatore e oggi commentatore sportivo, cresciuto a Latina e reso celebre dalla maglia della Lazio;  l’ex portiere e musicista Tony Montecalvo;  il sindaco ex calciatore Damiano Coletta, e poi  Franco Morano ex calciatore e, allenatore e il giornalista sportivo Renato Di Bella,  moderati da Vittorio Buongiorno sotto il coordinamento di Graziano Lanzidei, le facce si fanno ogni minuto  più perplesse. Il signore a cui si riferisce il calciatore, infatti, non è uno qualunque, è lo scrittore Antonio Pennacchi, che ha parlato poco prima, azzardando una teoria che gli è costata il dissenso del pubblico presente. Ma lui è così, ha bisogno di stupire, Pennacchi.

Il succo della sua teoria sul calcio in città è il seguente: il Latina è scomparso come società senza che la città che conta lo difendesse, perché siamo razzisti. “Il calcio è il principale fattore di integrazione sociale, nel calcio c’è tutto il bene e tutto il male della società e tutti i sindaci difendono le proprie squadre. Io non vorrei  – dice Pennacchi – che l’attacco alla società, la retrocessione e la chiusura  è stata accettata ben volentieri dall’estabilishment cittadino perché l’ex presidente del Latina Calcio, Pasquale Maietta è da sempre “il negro” (la parola usata è citazione testuale ndr) e perché Cha Cha (che allo stadio era padrone di casa ndr) è zingaro (e anche qui la citazione è testuale). Non vorrei che ci fosse dietro un pregiudizio razzista”.  Pennacchi lo afferma (preparandosi a scrivere un libro sugli anni 60-70-80) forse dimenticando che Maietta tanto discriminato non deve essere stato, dal momento che è Deputato della Repubblica di FdI eletto proprio nel collegio di Latina e prima ancora assessore al bilancio della giunta Di Giorgi; e che Cha Cha, più che essere discriminato per le sue origini, è in carcere condannato per associazione a delinquere.

La teoria di Pennacchi è più articolata e quindi per correttezza l’ abbiamo registrata e resa disponibile ai nostri lettori.

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