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San Marco, le due proposte per salvare le suore

Una arriva dall'opposizione, l'altra dall'Ucid

LATINA – Si è riunito questa mattina, dopo la prima, animata, seduta interlocutoria del 29 dicembre,  il tavolo tecnico voluto dal Comune per trovare soluzioni che possano convincere le salesiane di San Marco a rinnovare il loro impegno nell’insegnamento nella storica scuola che da 35 anni è retta da religiose. Dopo l’introduzione del sindaco di Latina Damiano Coletta, la parola è passata al capogruppo di Fratelli D’Italia in consiglio comunale, Nicola Calandrini che ha presentato la sua proposta formalizzandola ai presenti. Calandrini chiede in sostanza che venga utilizzata la norma del codice degli appalti che prevede la possibilità di evitare il bando pubblico quando si sia in presenza di “beni infungibili”.  “E’ innegabile che le prestazioni rese dalle congregazioni religiose rappresentino qualcosa di non surrogabile”, ha detto Calandrini.

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La seconda proposta, presentata dal segretario dell’Ucid (Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti) Benedetto Delle Site, amplia il ragionamento e rileva che con la Buona Scuola si possono prendere il considerazione aspetti legati al Piano dell’offerta formativa e che la decisione può essere posticipata. L’Ucid, al Tavolo in rappresentanza dei genitori, si riserva la possibilità di presentare la proposta nel dettaglio nei prossimi giorni. Le altre indicazioni emerse dalla discussione sono integrative delle possibilità già al vaglio dell’Amministrazione Comunale.

Alla seduta del tavolo tecnico hanno partecipato per l’Amministrazione, con il sindaco Coletta, l’assessora alla scuola, Antonella Di Muro, l’assessore al patrimonio, Emilio Ranieri e la consigliera d Lbc, Maria Grazia Ciolfi. Presente alla riunione anche Don Andrea Marianelli, parroco di San Marco, alcuni consiglieri di opposizione e le delegate dei genitori delle scuole dell’infanzia comunali interessate.

Secondo quanto emerso fino ad oggi,  solo le religiose della scuola di San Marco e quelle del plesso di Borgo Podgora rinuncerebbero a svolgere il servizio se non fossero trovate soluzioni alternative alle tre proposte dal Comune dopo il tavolo con la Curia. Le religiose impegnate nelle sedi di Borgo Grappa, hanno inviato una nota all’amministrazione in cui accettano la clausola sociale, San Michele e Faiti procederanno al bando di gara, per Le Ferriere, il ragionamento è diverso in quanto le suore sono proprietarie dell’immobile, ma anche con loro la soluzione sembra vicina.

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