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Alba Pontina, Coletta: “C’è ancora da lavorare, la realtà è ancora inquinata e molti la ignorano”

Il plauso alle forze dell'ordine arriva da più parti. Tutti i commenti dei politici

LATINA – “Viviamo in una realtà complessa, purtroppo ancora inquinata che molti sottovalutano o ignorano”, sono le parole del sindaco di Latina Damiano Coletta a seguito dell’operazione Alba Pontina che ha portato all’arresto di 25 persone appartenenti al clan Di Silvio e in cui, per la prima volta, si contesta l’aggravante del metodo mafioso. “Noi – spiega il sindaco – anche con le critiche in ci muovono in molti, stiamo lavorando per ripristinare la legalità in un territorio sì difficile, ma composto per la prevalenza di persone per bene. Lo facciamo attraverso l’opera delle Forze dell’Ordine e della Magistratura, e attraverso l’azione amministrativa e un nuovo corso che vuole far ripartire questo territorio”. Ma non è finita qui: “Pensare che quest’ultima operazione esaurisca il tema della presenza delle mafie a Latina sarebbe un errore. Per ricostruire gli anticorpi contro la diffusione della criminalità organizzata c’è bisogno di avere consapevolezza di ciò che è accaduto. C’è bisogno di un’alleanza civile per rompere il silenzio e rispondere con fermezza attraverso la partecipazione. E così dimostrare che esiste una città consapevole, che non mette la testa sotto la sabbia ma si pone in gioco per il futuro di Latina e la dignità della gente che la abita”.

REGIONE – “La contestazione al clan Di Silvio del reato di associazione mafiosa, per la prima volta ad un sodalizio criminale autoctono di Latina, rappresenta un salto di qualità nell’adozione del metodo mafioso da parte del clan Di Silvio, condizionando la qualità della convivenza civile del capoluogo pontino con una notevole dose di violenza e intimidazione. La DDA di Roma, coordinata dal Procuratore Aggiunto Michele Prestipino, si inserisce in maniera lungimirante nel percorso di evoluzione della giurisprudenza in materia, secondo i principi delle ultime sentenze della Corte di Cassazione. La DDA di Roma con l’Operazione “Alba Pontina” aggiunge un nuovo tassello storico e giudiziario nel colpire ed individuare le trasformazioni socio-criminali delle mafie capaci di insediarsi in territori diversi con metodi nuovi, ma con identiche finalità di acquisizione di potere economico, mediante l’assoggettamento e l’omertà”, scrive in una nota il Presidente dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, Gianpiero Cioffredi.

MOSCARDELLI – “Per la prima volta viene contestato il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso . Quando anni fa denunciai questo pericolo e il livello di pericolosità c’era indifferenza e il clan ha potuto prosperare indisturbato e con lo Stato assente o contiguo insieme a parte della politica. Nelle audizioni della commissione antimafia 5 anni fa la loro qualificazione come livello di criminalità organizzata si affacciava per la prima volta . Complimenti alla Questura di Latina e alla Polizia di Stato, alla Procura di Latina  e ai magistrati della DDA. Molti aspetti sono ancora da chiarire e non bisogna pensare di aver sradicato questa organizzazione che è numerosa e capillarmente presente . Il riciclaggio del denaro proveniente dall’attività criminale non è stato ancora portato alla luce . Il capitolo dei rapporti con politica ed istituzioni è stato solo sfiorato . La criminalità organizzata si può battere ma non per caso. Occorre impegno e sostegno politico attivo alle forze dell’ordine e alla magistratura. Oggi segniamo una svolta che auspichiamo sia definitiva”, ha detto il senatore Claudio Moscardelli del Pd.

SIMEONE – “Un lavoro egregio condotto all’insegna dell’impegno e della ferma volontà di garantire legalità e sicurezza ai cittadini di Latina e della sua provincia. A tutte le forze dell’ordine, alla Polizia di Stato, alla Squadra Mobile di Latina, diretta dal vice questore Carmine Mosca, e alla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, ad ogni singolo uomo e donna che ha contribuito a qualsiasi livello a portare a termine indagini complesse e articolate, vanno il plauso e il ringraziamento mio personale e quello di tutti i cittadini che ho l’onore di rappresentare per aver tutelato la sicurezza e la legalità sul nostro territorio – dice una nota  il presidente della Commissione sanità della Regione Lazio, Giuseppe Simeone – Dobbiamo continuare su questa strada estirpando il cancro della criminalità che con i suoi tentacoli cerca di minare un territorio sano fatto di persone oneste”.

FAZZONE – “Il successo dell’operazione “Alba Pontina” che ha inflitto un durissimo colpo alla criminalità organizzata nella città di Latina e nella provincia è il simbolo dell’egregio lavoro di coordinamento delle forze dell’ordine e di attenzione al nostro territorio svolto dal Questore di Latina e dal Questore di Roma che con grande sinergia hanno operato per raggiungere questo determinante traguardo per la tutela della legalità e della sicurezza dei cittadini. Sono certo che questo sia solo uno dei tanti obiettivi che saranno raggiunti a difesa delle nostre comunità, all’insegna dell’alto senso delle istituzioni e di quel rigore umano, professionale e morale che sono il primo vero grande deterrente per sconfiggere la criminalità organizzata”, dice il coordinatore regionale di Forza Italia Lazio, Claudio Fazzone.

MIELE – “Continuo a ribadire che Latina è una città meravigliosa e abitata da cittadini dignitosi e perbene ed è a loro che ogni giorno pensiamo quando ci impegniamo e ci mettiamo in discussione. Purtroppo – scrive la consigliera di Forza Italia, Giovanna Miele – è anche un luogo geograficamente strategico per attività illecite”. “La presenza di organizzazioni criminali non fa di Latina una città mafiosa o marcia. È dalle generalizzazioni e dagli stereotipi che si generano pregiudizi inutili”. “Non ci sentiamo portatori di legalità senza aver fatto nulla per favorirne la cultura. Non sentenziamo perché le sentenze si fanno in tribunale e non in consiglio comunale. Siamo vigili, siamo attenti e non sottovalutiamo, ma nemmeno sopravvalutiamo”.

LA PENNA – “Pieno sostegno alle forze dell’ordine e alla magistratura che hanno portato a termine l’operazione Alba Pontina che ha sgominato un’associazione criminale i cui componenti sono ritenuti responsabili di estorsioni, violenze private, riciclaggio e reati elettorali nel capoluogo pontino e per la prima volta ad un clan autoctono viene contestato il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso”, ha detto il consigliere regionale del Partito Democratico Salvatore La Penna. “L’operazione odierna – sottolinea – rappresenta una ulteriore dimostrazione della battaglia che forze dell’ordine e magistratura combattono quotidianamente e con grande impegno contro la presenza della criminalità organizzata sul nostro territorio. Un impegno che ha come obiettivo quello di garantire la legalità e rispristinarla quando questa si insinua nel tessuto economico e sociale con conseguenze pericolose per i singoli cittadini e per l’intera comunità, costretta a sopportare violenze e intimidazioni. Avere sgominato questo gruppo criminale significa avere liberato la città da un pesante fardello – conclude La Penna – alle forze dell’ordine e alla magistratura va il nostro ringraziamento oltre che il pieno sostegno al loro lavoro quotidiano nella lotta ad ogni forma di criminalità e sopraffazione”.

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