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inclusione a sezze

Diakate, il giovane ebanista che ha costruito la nuova recinzione dell’Anfiteatro

Il progetto del Quadrifoglio: "Valorizzare le abilità ed evitare l'inattività forzata dei ragazzi ospiti"

SEZZE – Diakate ha 25 anni e in sei mesi di lavoro, con un gruppo di migranti, ha costruito la nuova recinzione dell’Anfiteatro di Sezze:  447 pali per oltre 820 metri di legno. Così un ebanista senegalese e la sua squadra di volontari lavorano per la collettività che lo ospita.

“Dopo un periodo iniziale di formazione della durata di due settimane  – spiegano dalla Coop il Quadrifoglio – a partire dal novembre Diakate Sedina Oumar,  grazie alla stretta collaborazione con i due tutor -l’operatore Nahuel per Il Quadrifoglio, la cui referente è la mediatrice culturale Emanuela Monti, e con l’Ufficio Tecnico del Comune di Sezze- e con i ragazzi della Cooperativa Karibu, ha avuto carta bianca nella scelta dei materiali  e sugli utensili necessari a realizzare  la recinzione in legno del Parco Anfiteatro di Sezze nell’ambito del Progetto Integriamoci”.

L’opera oggi è sotto gli occhi di tutti. “L’obiettivo era valorizzare  l’abilità artigianale di Diakate, con l’intento anche di farlo conoscere alla città – dice la referente del progetto ideato con il Comune di Sezze –  e in realtà tutti i progetti che mettiamo in atto sono preceduti da un’indagine sui mestieri e sulle conoscenze artigianali, sul “saper fare. Inoltre, il  lavoro socialmente utile, mira ad  integrare il lavoratore, inserirlo in una comunità e, non ultimo, dare ai ragazzi la possibilità di ristabilire un ritmo naturale alle loro giornate segnate ormai da lunghi periodi di inoperosità riappropriandosi, con il tempo, dell’autonomia e della loro dignità”.

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