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gli innesti in giunta

Tre nuovi assessori in Comune a Latina: “Non chiamatelo rimpasto è un rinnovo”

Proietti, Caprì e Di Francia al posto di Capirci, Costanti e Di Muro

LATINA – Rifiuta la definizione di rimpasto preferendo quella di “rinnovo” di giunta. “Il rimpasto ha un’accezione negativa, noi invece stiamo immettendo nuove risorse per un obiettivo che resta comune: cambiare Latina”. Il sindaco Damiano Coletta presenta i nuovi assessori e la rimodulazione delle deleghe annunciati da tempo, armonizzando meglio i compiti assegnati a ciascuno con le competenze personali, e secondo una visione politica che due anni di esperienza hanno aiutato a mettere a fuoco ancora meglio.

“Ho dovuto mettere da parte la componente affettiva ed emotiva, con Giulio Capirci, Felice Costanti e Antonella Di Muro ho condiviso la nascita del progetto di Latina Bene Comune fin dalle sue primissime fasi. Questo dimostra il non attaccamento alle poltrone da parte degli assessori, un atteggiamento coerente con lo spirito che anima Latina Bene Comune, e che mi ha offerto la possibilità di decidere con ampia libertà e di valutare situazioni migliorative in ogni possibile ambito dell’amministrazione.  Al centro ci sono i temi, non le poltrone e chi lascia a rinforzare la struttura del Movimento”.

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GLI INNESTI -Eccoli allora i nuovi assessori. Gianmarco Proietti, 43 anni, docente di matematica, ricercatore universitario, che ha cominciato la sua esperienza di impegno politico tra i giovani salesiani e poi nei Cristiano Sociali, già membro della Consulta per i problemi del lavoro della Cei, socio fondatore di MICROmacro (con la sua Estacion Esperanza la bottega del commercio equo e solidale) che ha promosso l’economia civile a Latina; prende il posto di Giulio Capirci e si occuperà di Bilancio, Finanze e Tributi, ma anche di Pubblica istruzione: “C’è una politica attiva che a Latina si è fatta nel quotidiano tutti i giorni, con i giovani e la centralità del noi. Cercheremo di costruire un bilancio partecipato, le buone relazioni sono quelle che costruiscono la città”, dice.

Alle attività produttive, con la delega aggiuntiva alle società partecipate (prima accorpata al Bilancio) arriva una donna, Giulia Caprì, latinense, classe ’61, in politica figlia d’arte, avvocata, e in servizio al Ministero del Lavoro: “Il mio nome l’ha fatto Costanti (l’assessore che andrà a sostituire ndr) – spiega per chiarire che non c’è nessuna frizione tra vecchia e nuova guardia –  Mi metto a disposizione del territorio con spirito collaborativo e in ascolto della città, aperta a tutte le soluzioni. Gli obiettivi sono tanti e difficili, lavoreremo anche con l’obiettivo di far innamorare  di nuovo la gente alla politica e alla cosa pubblica”.

E poi c’è Di Francia, “lo straniero”, reatino di nascita, romano di adozione, ex presidente di Zetema, ha creato gli eventi culturali così come li conosciamo oggi intuendo che non erano solo un fatto da dedicare a pochi intimi, colti, ma che potevano diventare motore economico. Judoca, sul tatami è diventato campione italiano, ex Verde, ha ricoperto già il ruolo di assessore nella seconda giunta capitolina guidata da Valter Veltroni Veltroni: “Non vorrei essere percepito però come un giocatore a fine esperienza che viene qui a svernare. Gli impegni sono tutti difficili, le aspettative sono alte ma è tutto stimolante. Ho sentito subito che qui che c’è una forte domanda di cultura”.

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