LATINA – Ha cominciato a collaborare con la giustizia Agostino Riccardo, arrestato nell’operazione Alba Pontina che ha tagliato la testa al clan Di Silvio, la mafia pontina. Considerato dagli investigatori il braccio destro di Armando Di Silvio detto Lallà, un lungo curriculum criminale, Riccardo, 35 anni, storicamente vicino al primo pentito, Renato Pugliese figlio di Cha Cha, dopo l’arresto seguito ad una lunga inchiesta della polizia coordinata dai giudici dell’Antimafia di Roma e dalla Procura di Latina ha reso le prime dichiarazioni agli inquirenti. La notizia è riportata dai quotidiani Il Messaggero e Latina Oggi.
Le prime dichiarazioni di Riccardo che sono andate ad integrare il fascicolo dell’inchiesta Alba Pontina serviranno agli inquirenti a ricostruire ruoli e modalità d’azione dell’organizzazione criminale e agli investigatori della Questura di proseguire le indagini che mirano ad annientare il clan. E potrebbero far luce su crimini eccellenti rimasti irrisolti.
Comincia ad acquisire un senso dunque anche la perquisizione effettuata dagli uomini della squadra mobile nei giorni scorsi a casa dell’ispettrice di polizia penitenziaria di Latina Patrizia Caschera ora in carcere, operazione nel corso della quale sono spuntate da un armadio quattro pistole di grosso calibro e con matricola abrasa; così come le altre perquisizioni eseguite negli ambienti della criminalità locale.