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1° Maggio, l’Ugl chiede soccorso. La Provincia: “No ad allarmismi”

Lo stabilimento Bristol Myers

LATINA – «Negli anni passati era abitudine dei sindacati usare la giornata del primo maggio, festa del lavoro, per lanciare un grido di allarme; quest’anno lanciamo un grido di soccorso». Lo scrive in una nota il segretario provinciale della Ugl Latina Claudio Durigon. «Siamo di fronte ad uno dei periodi più neri per il nostro territorio. La mancanza di progettazione da parte delle istituzioni a tutti i livelli ha portato la provincia fuori dal mercato. Il compito sindacale  – scrive Durigon nella sua analisi – è ormai quello di limitare i danni occupazionali. Le multinazionali hanno da anni iniziato la smobilitazione, cedendo ad aziende terziste il loro core business. Nel tempo la crisi occupazionale si aggraverà. Vogliamo dare, in occasione del primo maggio, un messaggio di speranza – conclude – e allo stesso tempo di attenzione ai problemi che comunque restano.

DALLA PROVINCIA – Di crisi parla in una nota anche l’assessore alle attività produttive della provincia di Latina Silvio D’Arco, che invita a non esasperare i toni: «Ritengo legittimi e necessari gli appelli delle parti sociali finalizzati a mantenere alto il livello di attenzione nei confronti della crisi economica e della ristrutturazione produttiva in atto in provincia di Latina» dice D’arco. E aggiunge: «Mi sembra giusto e opportuno il recente appello lanciato dal Presidente di Confindustria Latina per attirare l’attenzione nazionale sul capoluogo. Ritengo tuttavia che gli allarmismi esasperati non servano, al contrario rischiano di preoccupare e scoraggiare nuove iniziative imprenditoriali sul  territorio che già cominciano ad intravedersi».


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