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Tavolo sulla Nexans in Provincia, l’azienda non ci sarà. Amici (Pd) interroga il Ministro.

LATINA – “La Nexans Italia Spa non parteciperà al Tavolo fissato per oggi (27 maggio) dalla Provincia in ottemperanza degli impegni presi al Tavolo di Concertazione convocato dal Ministero dello Sviluppo Economico e aggiornato al prossimo 1 giugno”.

Lo comunica l’azienda in una nota nella quale esprime comunque soddisfazione in merito all’iniziativa dell’assessore provinciale Silvio D’Arco e si dice disponibile ad incontrare la Provincia e le parti sociali in una fase successiva al prossimo incontro al Ministero.

Intanto l’imminente chiusura della Nexans è al centro di un’interrogazione parlamentare della deputata pontina del Pd, Sesa Amici. Nel testo proposto alla Commissione competente la Amici sottolinea gli effetti dirompenti che la chiusura dello stabilimento di Borgo Piave avrà sull’occupazione di 300 lavoratori, tra diretti e indotto, e chiede al Ministro del Lavoro e a quello dello Sviluppo Economico di coinvolgere “con urgenza le istituzioni locali, provinciali, regionali al fine di indurre i vertici Nexans a presentare un nuovo piano industriale capace di scongiurare la chiusura dello stabilimento”.

LEGGI il testo

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE

AL MINISTRO DELLO SVILUPPO EOCNOMICO

AL MINISTRO DEL LAVORO

Per sapere, premesso che,

la NEXANS spa, azienda francese di alta specializzazione che produce cavi e sistemi di cablaggio, con circa 90 sedi produttive nei cinque continenti, ha recentemente reso noto l’intenzione di chiudere lo stabilimento di Borgo Piave, nei pressi di Latina in Italia la Nexans conta tre stabilimenti di produzione (cavi energia e accessori), una sede generale situata a Latina (produzione di cavi alta e media tensione), uno stabilimento di produzione a Battipaglia (produzione cavi bassa tensione, speciali e telecomunicazioni) e una sede commerciale a Vimercate – Milano;

il proposito di chiusura sembra non essere cambiato neanche in seguito all’incontro svoltosi lo scorso 24 maggio presso gli uffici del Ministero dello Sviluppo economico e, nonostante i vertici aziendali si siano resi disponibili ad un nuovo confronto fissato per il 1 giugno, prevedendo il trasferimento delle linee di produzione a Salerno;

la chiusura di Nexans avrà gravi conseguenze dal punto di vista occupazionale della zona Pontina: sono oltre 300, infatti, i lavoratori che sarebbero interessati dalla cessazione della produzione, di cui 50 lavoratori con contratto di somministrazione lavoro e circa 100 delle ditte esterne collegate con la produzione dell’azienda;

si tratta di lavoratori che da anni sono impiegati nella produzione, molti dei quali giovani, che rischiano di trovarsi sul lastrico a causa della perdita del posto di lavoro;

la chiusura dell’azienda si inserisce in una situazione di drammatica crisi occupazionale nel Lazio che conta.

Quali iniziative urgenti intende adottare al fine di scongiurare la chiusura della Nexans, e tutelare l’occupazione di circa 300 lavoratori;

se non ritenga di dover coinvolgere con urgenza le istituzioni locali, provinciali, regionali al fine di indurre i vertici Nexans a presentare un nuovo piano industriale capace di scongiurare la chiusura dello stabilimento

Per Amici: “200mila disoccupati e i 600mila iscritti ai centri per l’ impiego. Sono questi i numeri di quella crisi del lavoro che colpisce la fascia di “invisibili”, cioè quelli che non vengono inseriti nelle liste della cassa integrazione o della mobilità: il loro è un limbo alle volte troppo lungo che riguarda ormai il 9% della popolazione, ben oltre quel 7% registrato dall’ Istat nel terzo trimestre del 2009. Ai disoccupati bisogna aggiungere 60mila “scoraggiati”, ossia coloro che rinunciano alla ricerca di un lavoro.

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